Attivazioni Biologiche

Il Neurocardio: "Il Cervello Cardiaco"

Perla saggia:
Ridi, e il mondo riderà con te;
piangi, e piangerai solo.

- E. W. Wilcox

Parole chiave: cuore, neuroni

Tratto da questo articolo
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi

Il Neuroscienziato e Ricercatore José Azócar, PhD, afferma che esiste un "quarto cervello" evolutivamente o creativamente parlando ed è il più importante dei quattro esistenti

Frasi come “pensa con il tuo cuore”, “agisci con il tuo cuore”, “ragiona con il cuore”, tra le altre, si ascoltano frequentemente. E questo non è una cosa di adesso, ma scritto in pergamene molto più antiche dei libri che compongono la bibbia stessa, fino ai milioni di libri più recenti, dove si fa sempre menzione al cuore come l'organo con il quale dovremmo riflettere, pensare, ragionare, cercare, indagare, dedurre, comprendere, intendere, sentire e agire nelle nostre vite. Il cuore oltre ad essere un organo che forma parte del sistema circolatorio la cui funzione principale, si dice, è di pompare il sangue al nostro corpo, è un organo con funzioni fin più complesse di quelle del cervello più popolare che conosciamo tutti: il Cervello Encefalico, che si trova nella nostra testa, come se si trattasse dell'unico che abbiamo.
Niente di più lontano dalla realtà.

Sebbene si sia sempre insegnato in anatomia, in biologia, in psicologia e in molte neuroscienze che l'unico cervello che abbiamo è quello che si trova protetto dal nostro cranio, permettimi di dirlo amico lettore, che la realtà è un'altra. Non ne abbiamo solo uno, nemmeno due, ne tantomeno tre cervelli nel nostro corpo umano. In ognuno di noi, da che il mondo è mondo, abbiamo sempre avuto quattro cervelli. D'accordo con le Neuroscienze Applicate più moderne al momento, si intende per cervello, nei termini del Neuroscienziato Ricercatore José Azocar, PhD, "tutto quello che riunisce, in un organo dato, un insieme complesso di neuroni con autonomia propria per eseguire funzioni organiche di sua competenza diretta o meno, di essere capace di produrre ormoni e neurotrasmettitori specifici, così come di interagire per mezzo della comunicazione neuroelettrica e neurochimica con il resto degli altri organi che riuniscano i requisiti per essere catalogati scientificamente come cervelli, così come anche con ognuna delle cellule che ci compongono".


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Considerando quanto esposto dianzi, e grazie al lavoro di investigazione esposto dal Dr. Jose Azocar nel suo articolo “I nostri sconosciuti quattro cervelli” pubblicato nella Rivista Medica Digitale HamerMedic, e che lo descrive con più precisione in forma neuroscientifica e psicobiologicamente, possediamo quattro cervelli i quali sono, in ordine di apparizione evolutiva o creazionale, il Neurobiotico o Cervello Microbiotico, il quale è conformato da tutti i microbi che vivono in simbiosi con noi (ovvero che convivono con noi senza arrecare alcun danno); secondo recenti ricerche i microbi, specificamente i batteri, funzionano come cellule neuronali, ma meno specializzati dato che non possiedono un nucleo definito; in altre parole, il microbo è la versione, in termini evolutivi o creazionali, più antica di un neurone, sono in tutto il nostro organismo e possono influire neuroelettricamente e neurochimicamente nei nostri pensieri e azioni con totale autonomia.
Come secondo abbiamo il Neuroenterico o Cervello Intestinale, il quale è costituito da approssimativamente 100 milioni di neuroni collocati nel nostro intestino.
Come terzo abbiamo quello conosciuto da tutti noi, il Neuroencefalo o Cervello Encefalico composto da più di 100 miliardi di neuroni.
E da ultimo, abbiamo il Neurocardio o Cervello Cardiaco composto da approssimativamente 40 mila neuroni dentro al cuore e del quale parleremo da qui in avanti in modo più specifico.

Il Neurocardio, anche conosciuto come "Cervello Cardiaco" è, tra tutti i cervelli, il più piccolo, ma a sua volta il più intelligente e promettente degli altri. È composto approssimativamente da 40 mila neuroni e sono contenuti nell'organo cuore. Da qui il suo nome: Neurocardio. Ha autonomia propria indipendentemente dall'innervazione - ugualmente al Cervello Intestinale - del Neuroencefalo. Questo è ciò che si dice del cuore, e di tutti gli altri organi, rispettivamente al Cervello Encefalico: che il cuore è innervato dal cervello, come sostiene la embriologia attuale e dallo stesso Dr. Ryke Geerd Hamer, considerato da molti neuroscienziati, specialmente dal Dr. Azocar, come il medico scienziato e ricercatore che meglio ha accertato ai giorni nostri, negli studi dedicati specificamente al Cervello Encefalico, che il cervello encefalico innerva ogni tessuto che compone il nostro corpo. Il Dr. Hamer giunse a identificare ed enunciare le 5 Leggi Biologiche che reggono la nostra natura organica e quella di animali e piante; e per mezzo di esse poté identificare l'origine delle malattie di ogni tessuto con gran maestria. La legge è legge. E le Leggi Naturali, sebbene non ci appaiano o non ci convengano in alcuni momenti della nostra vita, sono irrefutabili, a meno di essere Dei onnipotenti. Però, fin dove è vero che il cuore è innervato dal Cervello Encefalico?

L'Institute of HeartMath della California, ha dimostrato con numerosi esperimenti che neuroelettricamente il Cervello Encefalico riceve più informazione dal cuore di quanto quest'ultimo ne riceva dal cervello. Hanno osservato anche che prima di uno stimolo psicoemozionalmente buono o cattivo, il cuore bioelettricamente reagiva prima del Cervello Encefalico per frazioni di secondo di differenza, giungendo alla conclusione che l'organo o cervello che capta come "Antenna WIFI" gli stimoli interni ed esterni di natura psicoemotiva è il cuore, grazie ai suoi neuroni specializzati. E più stupefacente ancora, la ricerca ha mostrato che frazioni di secondo prima che una persona percepisca con gli occhi la visione di immagini gradevoli o sgradevoli in forma aleatoria davanti ad un computer, il Neuroencefalo rispondeva positivamente o negativamente, in termini bioelettrici, al momento stesso in cui l'immagine si mostrava nel monitor. Tuttavia il Neurocardio misteriosamente rispondeva in termini bioelettrici "gradevole o sgradevole" frazioni di secondo prima che l'immagine comparisse nel monitor, giungendo alla deduzione che il Neurocardio possiede la capacità di anticipare qualsiasi stimolo prima che venga percepito dalla vista, sebbene altri fatti affermino che questo fenomeno avvenga non solo con gli organi della vista, ma anche con gli altri sensi rimanenti: olfatto, gusto, tatto e udito, i quali sono strettamente a contatto con il Neuroencefalo.

Il cuore è il primo organo che funziona durante la fase embrionaria quasi sempre a partire dal giorno 25. Si forma e funziona prima del Cervello Encefalico

Il Neurocardio intuisce con certezza. Predice con maestria, entrando in una dimensione dove il tempo e lo spazio quanticamente non esistono. Da li al fenomeno di anticipare i fatti prima che si manifestino. A questo si riferiva Albert Einstein quando affermò che «il tempo in generale non è quello che appare. Non si muove solo in una direzione, e il futuro esiste simultaneamente con il passato». Si nota che questo scienziato usava una consapevolezza un pochino più elevata della vita che gli diede rinomanza. Tutto questo si può spiegare con la famosa Fisica Quantistica.


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Pertanto, è logico concludere che lo "Shock Biologico" che si produce a livello psichico, meglio conosciuto come DHS (Sindrome de Dirk Hamer) che da origine realmente a ciò che conosciamo come malattia non è captato prima dal Cervello Encefalico come si pensa, attraverso i nostri cinque sensi comuni. L'evento o shock psichico o biopsichico che accende la DHS è prima captato dal senso della intuizione, frazioni di secondo prima che il Neuroencefalo lo possa captare per mezzo dei suoi cinque sensi, poiché questi sono gli unici con i quali il Cervello Encefalico percepisce il mondo che ci attornia. Vale a dire, il Neurocardio non necessita dei sensi dell'olfatto, del gusto, della visione, del tatto e dell'udito per captare necessariamente l'evento che originerà la DHS; però il Neuroencefalo si. Questo significa che la sequenza Psiche-Cervello-Organo, descritta dal Dr. Hamer per spiegare sequenzialmente come ci ammaliamo, non è che sia mal strutturata, perché segue sempre questo andamento, ma si deve considerare che ci sono 4 cervelli e il Neurocardio è, scientificamente dimostrato, il primo a captare e trasmettere al resto dei cervelli l'evento che origina la DHS. In altre parole, prima il Neurocardio capta l'evento, dopo in forma quasi impercettibile lo trasmette al Neuroencefalo; che lo passa al Neuroenterico e in ultimo a catturarlo è il Neurobiotico.
Ogni cervello nel suo livello, collaborerà nel processo chiamato SALUTE-MALATTIA, sebbene uno di essi domini sugli altri e questo dominio dipenderà dal livello di coscienza predominante della persona che ha vissuto la DHS. Ed è dal cuore da dove è possibile risolvere il conflitto che ha originato la DHS e dal quale nascono i migliori processi curativi.

Data l'importanza dei neuroni del cuore, è nata una nuova specialità della cardiologia. Si tratta della Neurocardiologia. Numerosi studi, tra cui quelli dell'Institute of HeartMath, hanno dimostrato sperimentalmente che la funzione del cuore non si limita solo a pompare sangue come si crede (Science of The Heart - Exploring the Role of the Heart in Human Performance). Gli studi suggeriscono che il cuore è l'organo maestro del corpo per le ragioni su esposte, e per quelle che seguono:

  1. Il cuore è il primo organo che funziona durante la fase embrionaria quasi sempre a partire dal giorno 25 dell'embrione. Si forma e funziona prima del Cervello Encefalico. Ciò è dovuto al fatto che il cuore è indiscutibilmente il cervello reggente e vitale per tutti gli altri cervelli ed i restanti organi e cellule che ci compongono. Per questo alcuni ricercatori sostengono che durante lo sviluppo embrionario il Cervello Encefalico è innervato dal cuore e non il contrario. È impossibile concepire l'idea che il Cervello Encefalico, che inizia a formarsi giorni dopo che il cuore già esiste e batte, sia il protagonista dell'embriologia e si guadagni il posto di colui che innerva cuore, quando in realtà il cuore è il primo a comparire [...]. Empiricamente è solo questione di fare un ripasso di embriologia sul primo mese di gestazione per giungere alle proprie conclusioni. «Onore a chi onore merita», recita il detto.
  2. Inoltre, tale come si struttura il Cervello Encefalico, il cuore possiede i quattro tessuti embrionari che compongono il corpo umano: endodermico (atri/muscolatura liscia), mesodermico cerebellare (pericardio), mesodermico cerebrale (miocardio/muscolatura striata) ed ectodermico (arterie e vene coronarie), per menzionare alcune delle sue parti.
  3. Il sistema nervoso del cuore contiene approssimativamente 40 mila neuroni sensoriali. Una delle loro funzioni è di supervisionare gli ormoni del cuore, la sua neurochimica, la frequenza cardiaca, l'informazione sulla pressione, tra le altre. Alcuni ricercatori sostengono che le cellule che compongono il cuore non sono cellule comuni, anzi si ritiene siano capaci di produrre qualsiasi tipo di ormoni o qualcuno che rimpiazza la funzione degli altri esistenti, usati dal corpo per finalità specifiche, come ad esempio il Fattore Natruretico Atriale (FNA), scoperto dall'argentino Dr. Adolf de Bold nel 1981, che può regolare la pressione arteriosa, come lo farebbe il Sistema ormonale Renina-Angiotensina-Aldosterone prodotto dai reni, il che significa che il cuore è anche un "organo endocrino". Di più, si è stabilito che questi "cardioormoni" controllano gli altri tre prodotti dal rene quando questo li secerne. Conoscere questo comporta che l'insufficienza renale può essere invertita se si stimola questo potente cardioormone, come in effetti alcuni scienziati lo hanno fatto in laboratorio con animali, e altri con persone attraverso l'uso di farmaci o piante che lo stimolano. Ciò viene chiamato "miracolo" dai pazienti e "remissione spontanea della malattia" dai medici. Con tutto il rispetto, caro lettore, noi la chiamiamo ignoranza.
  4. Per menzionare alcune cellule specializzate del cuore, le cellule adrenergiche, possono produrre neurotrasmettitori come noradrenalina, adrenalina e dopamina. In questo caso li si conosce come cardioneurotrasmettitori.
  5. Il cuore umano è l'organo che genera il campo elettromagnetico più forte di qualsiasi altro organo del corpo umano. Di fatto il campo elettromagnetico del cuore si può misurare fino a 2 o 4 metri di distanza dal corpo. Inoltre, questo campo di energia cambia in relazione alle emozioni.
  6. Esiste un campo elettromagnetico per ogni organo e ogni cellula del nostro corpo. Dato che il cuore genera il campo elettromagnetico più forte, l'informazione immagazzinata nel suo campo elettromagnetico influisce su ogni organo e cellula. Si è giunti a definire che il campo elettromagnetico del cuore è circa 60 volte più forte di quello generato dal Cervello Encefalico. Inoltre, grazie a dispositivi molto sensibili, il campo magnetico prodotto dal cuore è 5 mila volte più grande in forza del campo generato dal Cervello Encefalico (dentro al cranio) e può essere captato da 2 a 4 metri di distanza dal corpo e in tutte le direzioni. La sua forma assomiglia a quella di un toroide.
  7. Il Neurocardio e il Neuroencefalo comunicano sempre attraverso il sistema del nervo vago e il campo elettromagnetico del corpo. È attraverso questo processo di comunicazione dinamica che la coscienza del cuore può cambiare la forma nella quale il Cervello Encefalico processa l'informazione, e può modificare la forma in cui fluisce l'energia vitale del corpo.
  8. Si è trovato che i battiti cardiaci sono modificati dagli stati e dalle emozioni interne, comprendendo il disturbo nel ritmo cardiaco quando stiamo sperimentando distress o emozione negativa. Al contrario, quando ci sentiamo positivi, i ritmi cardiaci sono più coordinati e regolari in maniera costante.
[...]

Il cuore ha una intelligenza propria scientificamente comprovata da molti neurocardiologi, neuroscienziati e ricercatori e vi si riferiscono come al cuore-cervello, Neurocardio o Quarto Cervello. Ed è il più saggio e potente di tutti. Insomma - dicono i ricercatori dell'Institute of HeartMath della California - noi abbiamo scoperto ciò che la gente conosce da molto tempo: le emozioni positive non solo fanno sentire meglio soggettivamente, ma tendono ad aumentare la sincronizzazione dei sistemi del corpo, aumentando così l'energia e ciò che ci permette funzionare con più efficienza ed efficacia.

Infine, pensare, sentire e agire dal cuore nelle cose personali, familiari, professionali, sociali e spirituali delle nostre vite, è la cosa più raccomandabile e salutare che sia esistita, esiste ed esisterà per un essere umano. "Quando lo faremo, avremo l'opportunità di conoscere realmente ciò che chiamiamo DIO", dice il Dr. Azocar.

Il Neurocardio o Cervello Cardiaco è, tra tutti i quattro cervelli esistenti, il più piccolo, ma il più intelligente e promettente di tutti, con i suoi 40 mila neuroni
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