Attivazioni Biologiche

Cancro ai polmoni

1. Ho questa diagnosi: cosa dice la Medicina?

Tratto da: The Merck Manual of Diagnosis & Therapy, 19th Edition (2011)
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi

Il Carcinoma polmonare è la principale causa di morte da tumore nel mondo. Circa l'85% dei casi è collegato al fumo di sigarette. I sintomi includono tosse, fastidio toracico o dolore, dimagramento e meno frequentemente, emottisi; tuttavia molte persone si presentano con malattia già metastatizzata, senza sintomi clinici. La diagnosi è tipicamente effettuata con la radiografia del torace o una TC toracica e confermata dalla biopsia. In base allo stadio della malattia, il trattamento include la chirurgia, la chemioterapia, la radioterapia o la combinazione tra queste. A dispetto dei trattamenti avanzati, la prognosi rimane negativa, con solo il 15% di persone sopravvissute a 5 anni dalla diagnosi. Nelle persone con la malattia avanzata, la prognosi a 5 anni è di meno dell'1% di sopravvivenza.


Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
424 pagine B/N, 1450 termini circa e centinaia di immagini.

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Eziologia

Il fumo delle sigarette è la causa più importante di cancro del polmone, ammontando a circa l'85% dei casi [1]. Circa il 15% delle persone affette da cancro del polmone, non ha mai fumato in vita sua, per cui per queste persone la causa del cancro è attualmente sconosciuta. Recenti studi hanno riportato che alcuni non fumatori con cancro del polmone, hanno una mutazione genetica nel gene del fattore di crescita epidermico (EGFR). Sebbene non sia stata chiarita una associazione con fattori ambientali, è stato teorizzato che l'esposizione al gas radon, un prodotto del normale decadimento di radio e uranio presenti nel terreno, possa essere un fattore di rischio ambientale. Altri fattori di rischio possono essere l'esposizione indiretta al fumo di tabacco e ad altri carcinogeni, come asbesto, radioterapia, arsenico, cromati, nickel, etere clorometilico, gas di mostarde azotate ed altre sostanze presenti nei luoghi di lavoro.

Classificazione

Il cancro del polmone è classificato in due categorie principali:

Il SCLC è molto aggressivo e per la maggior parte colpisce i fumatori. Ha un rapido accrescimento e circa il 60% delle persone ha una metastatizzazione al momento della diagnosi.
Il comportamento clinico del NSCLC è più variabile e dipende dal tipo istologico, ma circa il 40% delle persone hanno una disseminazione extratoracica al momento della diagnosi.
Altre caratteristiche delle due categorie possono variare (localizzazione, rischi, trattamento, complicanze).

Circa l'87% dei tumori polmonari sono i NSCLC. Ce ne sono di tre tipi che hanno un comportamento simile e rispondo in modo simile ai trattamenti. Il tumore indifferenziato è caratterizzato da cellule non identificabili e non è possibile stabilire se sia SCLC o NSCLC.

Gradi del NSCLC

Stadiazione

Si impiega il metodo di stadiazione TNM.

Sintomi e segnali

Circa il 25% dei tumori polmonari sono asintomatici e vengono scoperti per caso [2]. I sintomi e i segnali della "malattia" possono risultare dalla progressione locale del tumore, dalla diffusione regionale o sistemica. Le sindromi paraneoplastiche ed i sintomi possono manifestarsi ad ogni stadio del quadro patologico.
Tumore localizzato: il tumore localizzato può causare tosse e meno frequentemente dispnea dovuta ad ostruzione delle vie aeree [3], ad atelettasia postostruttiva e diffusione linfatica. La febbre può comparire con la polmonite postostruttiva. Più della metà delle persone riporta un imprecisato e vago dolore toracico. L'emottisi è meno comune e la perdita di sangue è minima, eccetto che in rari casi in cui la neoplasia erode vasi sanguigni di grosso calibro. In questo caso il soffocamento e la perdita di sangue può causare la morte.
Diffusione regionale: questa può causare il dolore toracico pleuritico o dispnea da versamento pleurico massivo [4], l'afonia o la disfonia può essere causata dal coinvolgimento del nervo laringeo ricorrente, mentre il coinvolgimento dei nervi frenici può causare paralisi diaframmatica.
La sindrome della vena cava superiore (SVC) si manifesta quando c'è il coinvolgimento della vena cava superiore. Questo può causare cefalea, senso di pienezza cefalica, gonfiore del volto e delle estremità superiori, ecc.
Metastasi: queste causano sintomi diversi a seconda del distretto interessato. Quelle epatiche causano dolore, sintomi gastrointestinali ed infine insufficienza epatica [5]. Le metastasi cerebrali causano alterazioni comportamentali, confusione, afasia, apoplessie, paresi o paralisi, nausea e vomito ed alla fine coma e morte [6]. Le metastasi ossee causano la comparsa di forte dolore e fratture patologiche [7]. Sebbene il carcinoma polmonare metastatizzi alle surrenali, raramente porta alla insufficienza surrenalica [8]. Sindromi paraneoplastiche: Queste sindromi sono un corredo di sintomi che derivano da strutture distanti dal luogo del tumore polmonare. Le più comuni sindromi comprendono una ipercalcemia (in persone con carcinoma squamo cellulare), sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico, miastenia (sindrome di Eaton-Lambert) e varie sindromi neurologiche.

Diagnosi

2. Cosa dicono le 5 Leggi Biologiche?

Ricorda: le 5 Leggi Biologiche NON sono una terapia! (vedi)

Anzitutto, conosci le 5 Leggi Biologiche?

  1. No, non le conosco.
    In questo caso ti invito a leggere ACCURATAMENTE questa pagina prima di continuare a leggere.
  2. Si, le conosco.

Occorre fare distinzione tra il Carcinoma bronchiale e l'Adenocarcinoma polmonare, tenere in conto la lateralità dell'individuo, la sede della manifestazione clinica e il numero delle lesioni.

Nel Carcinoma bronchiale il conflitto scatenante è quello di territorio, ovvero quando la sfera personale e dello spazio vitale è insidiata da sensi di colpa, da minacce o semplicemente da paure, da insicurezze irrisolte dell'infanzia o dell'adolescenza, riattivate da specifici eventi. Per es. "mi togli l'aria", "lasciami respirare", "non ho più il mio spazio" ecc.
In fase CA si ha l'ulcerazione della mucosa con il preciso intento di allargare il lume bronchiale e permettere il miglior passaggio di aria. I bronchi hanno lo schema di sensibilità della cute esterna e l'ulcerazione è asintomatica.
Nella fase A della PCL si ha una forte fase di edemizzazione della mucosa bronchiale che tende ad ostruire il lume bronchiale, con la secrezione di liquido sieroso e talora sangue. Il focolaio di Hamer posto nella regione temporale destra della corteccia cerebrale, può gonfiarsi anche intensamente e creare una forte cefalea (in questo caso una tac cerebrale porta alla diagnosi di metastasi cerebrale)
Nella fase B della PCL si ha la fase cicatriziale, con la comparsa di mucosità più dense, frammiste a sangue e nel lume bronchiale si ha la comparsa di tessuto granulomatoso di riparazione. Se le recidive sono state numerose, questo tessuo può causare l'ostruzione bronchiale.

L'AdenoCarcinoma polmonare coinvolge gli alveoli polmonari. Il conflitto che sta' alla base di questa manifestazione è il conflitto ancestrale di paura di morire, di non poter più respirare. Condizioni di stress elevato specialmente in famiglia ed al lavoro, possono precipitare la situazione quando intervenga un episodio scatenante. Soprattutto la diagnosi medica relativa ad una malattia considerata mortale, può essere il fattore scatenante per l'avvio del programma SBS degli alveoli polmonari.
In fase CA si ha proliferazione tissutale asintomatica in funzione di aumentare la superficie di scambio gassoso ed aumentare la possibilità di sopravvivere respirando meglio. Nella fase A della PCL si ha una considerevole edemizzazione del focolaio polmonare e di quello del tronco cerebrale. Può comparire quindi la febbre, forte cefalea (per il coinvolgimento dell'acquedotto di Silvio che provoca un certo grado di idrocefalia).
Nella fase B della PCL si ha la fase cicatriziale, con lo smantellamento del tessuto suppletivo da parte dei micobatteri. Se questi sono assenti, una capsula di tessuto connettivale racchiude il tessuto carcinomatoso. Se la caverna tubercolare si apre nel torrente bronchiale si può avere la cosiddetta vomica con abbondantissimo escreato tubercolare.

Legenda delle sigle: CA = Conflitto Attivo; PCL = PostConflittoLisi; CE = Crisi Epilettoide; SB = Senso Biologico;

Tratto da: DICCIONARIO DE BIODESCODIFICACION

Conflitto: polmone = acchiappare il boccone di aria, senza il quale muoio. Paura di morire + Minaccia nel territorio + Tristezza
Risentito:
- persona con cancro e con metastasi polmonare che pensa: «Sto morendo». Paura della morte.
- simbolico: «In casa mia soffoco». Paura di morire di asfissia
- Interscambio affettivo. Donna che smette di parlare con suo cugino. Lo facevano ogni settimana e per lei era un alimento vitale. Si sente molto sola. Le parole di suo cugino erano come ossigeno.
- Gli interscambi hanno a che fare con patologie alveolari.
Gli alveoli corrispondo allo stato conflittuale della sopravvivenza, paura di morire. I bronchi hanno a che fare con lo stadio conflittuale delle relazioni, minaccia del territorio. In caso di un cancro è necessario considerarli entrambi. Va tenuto in conto il sentito di tristezza e non va dimenticato il conflitto programmante legato al giro di cordone ombelicale intorno al collo.

Come sei giunto/a alla diagnosi?

Avevo uno o più dei seguenti sintomi:

3. Come mi possono curare?

× Attenzione! Lasciarsi curare da altri significa consegnare la propria salute in mano altrui.
Forse dovresti considerare il fatto che nessuno può conoscerti meglio di te stesso/a.
Tipicamente il trattamento consiste in queste tre pratiche:

SCLC: Tipicamente il SCLC a qualsiasi stadio mostra una certa risposta iniziale al trattamento, ma questa risposta ha breve durata. La chemioterapia, con o senza radioterapia, viene somministrata in base allo stadio della malattia. In molte persone la chemioterapia prolunga la sopravvivenza e migliora (?) la qualità della vita. La chirurgia ha un ruolo marginale nel trattamento di queste forme.

NSCLC: Il trattamento prevede l'intervento chirurgico (resezioni segmentali, lobectomie, pneumonectomie) seguito dalla chemioterapia e dalla radioterapia, in base al tipo di tumore ed allo stadio del medesimo.

4. Come mi posso curare?

× Ottimo! Leggendo questa sezione hai l'occasione per divenire responsabile della tua salute.
Una buona occasione di consapevolezza ed evoluzione!
  1. Non lasciarti prendere dal panico e dagli attacchi di panico
    Entrare nel panico farà sì che il subconscio prenda le redini avviando programmi biologici di cui non sei cosciente. Occorre evitare il panico, può quindi essere utile il Rescue Remedy di Bach. Il panico della morte può avviare il programma a carico del polmone e indurre recidive.
    Estinguere la rabbia, sostituendola con l'Amore.
    Se ami te stesso/a, anzitutto non avrai alcun conflitto con te stesso/a, ne' di svalutazione, ne di colpevolezza. Se ami il prossimo, non ci saranno conflitti con gli altri.
  2. Sopportare la vagotonia
    L'uomo è un animale diurno, è indotto a cacciare, raccogliere i frutti, agire di giorno e riposare di notte. È durante la notte che tutto è automatizzato in modo che l'organismo concentri il suo lavoro nel tubo digerente. Hai meno attività cerebrali, cardiaca e respiratoria.
    È normalmente nella notte che tutte le malattie si fanno più insopportabili, in quanto è in questa vagotonia che il cervello ripara meglio e può avere più edemi. Si può fare qualcosa per ridurre questi edemi, in modo che siano più sopportabili, ma solo ridurli. Se tenti di impedirli, non avverrà la riparazione. È importante evitare un uso eccessivo di farmaci e cortisone.
  3. Tutte le sere fai il bilancio della giornata
    Se hai lavorato troppo, se ti sei arrabbiato/a eccessivamente, occorre riposare obbligatoriamente. Occorre prendersi cura di se' stessi. Nessuno può farlo al posto tuo. Occupati di te stesso/a, fai un ripasso della giornata, interessati alla vita, prendine nota, fai questo bilancio.
    Non riposare a sufficienza mette il cervello e l'organismo in simpaticotonia, impedendo la vagotonia riparatrice. In questo modo si impedisce la guarigione.
  4. Pianifica la tua giornata
    Devi prevedere almeno 6 ore di riposo oltre a quello notturno. OCCORRE CONCENTRARSI SULLA TUA GUARIGIONE perché questa è possibile. Occorre evitare di entrare nello stress dell'agire.
    Con 6 ore di riposo, oltre a quelle della notte, si ha una sufficiente vagotonia.
    Il cervello ha una forza straordinaria per curarti a dispetto di tutto quello che fai contro di lui (tra paure, liti, messaggi deprimenti o terribili che ricevi durante il giorno e a causa delle azioni).
  5. Fai sempre prima il necessario
    Occorre scartare il superfluo e riposare, a cuor leggero, in quanto stai facendo ciò che corrisponde alla tua cura e non il contrario. Riposare non è perdere tempo, ma prendere tempo. Fai ciò che è assolutamente necessario, ti permette di dimostrare che esisti. Nonostante questa diagnosi, desideri dimostrare che puoi fare, ma se passi le 3 ore di impegno fisico o psicologico, devi riposarti.
    La cosa migliore è leggere qualcosa di leggero, divertente, guardare film divertenti, potendoli vedere nelle quantità che più ti soddisfano. È la terapia della risata, evitando i notiziari che riportano guerre, incidenti, attentati o filmati di morte e violenza.
  6. Rifiuta la collera e la rabbia IMPORTANTISSIMO!!!
    Non consentire agli altri di opporsi alle tue decisioni. Recriminare, arrabbiarsi, discutere con gli altri è uno dei drammi maggiori che garantiscono la ricaduta o l'impossibilità di curarsi.
    "Necessito di loro, del loro aiuto e non della loro opposizione permanente". Questo sottrae calorie e forze necessarie al cervello per riparare e monopolizzare le energie per combattere, può esporti al giudizio di chi ti attornia e queste persone non sanno nulla, parlano tanto per parlare, mentre tu non ti liberi dallo stress.
  7. Privilegia il riposo notturno
    Devi privilegiare il riposo notturno nella misura del possibile, se questo non è semplice, non c'è da preoccuparsi a star svegli fino alle 2 o alle 3 di notte, guardando dei film o leggendo, assumendo uno o più caffè (che riduce anche l'edema cerebrale).
    Successivamente, man mano che migliori, potrai tornare al tuo orario normale.
  8. Mangia in modo salubre e leggero
    Trattandosi di organo endodermico, è necessaria una buona quota proteica, più che zuccherina. La dieta Budwig può esserti molto utile. Assumi uova, formaggi freschi come ricotta, caprino. Mangia carne di pollo biologico (vero). Non assumere troppa acqua, specie se hai ascite. Bevi latte di capra se vuoi. Suddividi i pasti in diverse porzioni e ringrazia con una preghiera quello che mangi. Mangia lentamente, senza TV e senza telefono, mentre conversi piacevolmente con una persona che ti supporta. Se mangi molto, la digestione consumerà molte calorie che è meglio siano dirette alla guarigione. EVITA ASSOLUTAMENTE L'ALCOOL. Se hai ascite puoi usare tisane drenanti, il tè verde, la bollitura di carote e sedano.
  9. Curati normalmente se compare il dolore
    Si possono prendere rimedi allopatici e omeopatici come d'abitudine, ciò non metterà la guarigione in pericolo.
    Leggi questa pagina.
  10. Attendi con pazienza il vero miglioramento
    Se non ti spaventi per i piccoli o grandi inconvenienti della riparazione e attendi riposando nel miglior modo possibile, il miglioramento arriverà.
    Se passi dalla fase culminante della fase di riparazione, manifesterai molti edemi che possono avere manifestazioni moleste, come dolori, vertigini, febbre se gli edemi si trovano nel tronco cerebrale, malessere.
    Ciò NON DEVE SPAVENTARTI: non si tratta di cose gravi, ma dello sforzo della riparazione. Devi aspettare pazientemente senza avere la convinzione di "essere segnato", altrimenti non c'è cura.
  11. Considera le tue ATTUALI condizioni
    Come ti senti? Non guardare il futuro, tanto meno il passato che ti crea la collera. Radicati nel presente, ad esempio con la meditazione e la respirazione diaframmatica.
  12. Considera le seguenti possibilità, specialmente se hai una vita "tossica" e iponutrita.
  13. Abbandona la paura
    Se la tua emozione dominante è la paura nascosta o manifesta, considera la Floriterapia di Bach per cercare di giungere alla sua origine e vederla con occhi diversi. Puoi effettuare del lavoro su di te considerando i lasciti transgenerazionali, facendoti aiutare da un operatore che tratta questi argomenti. La paura si può ereditare.

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Evitare le recidive

Come per tutti i tumori, è importante evitare le recidive. Per fare questo occorre andare alle cause bio-emotive di questa forma di tumore: paura, panico, timore di non avere respiro a sufficienza, senso di soffocamento, che poi non si possono obiettivamente disgiungere l'uno dall'altro.
Occorre considerare la propria paura di vedere invaso il proprio territorio, la paura di una malattia inesorabile, la paura per la salute di qualcuno in famiglia. Occorre considerare la pressione che viene esercitata dall'esterno che toglie il respiro, la possibilità di avere spazio e tempo. Se ci si assume un numero esagerato di compiti e si vogliono soddisfare troppe richieste, si potrebbe avere la forte sensazione di soffocamento ("Mi togli l'aria da respirare"). Occorre considerare il fatto se in famiglia si ha sufficiente spazio e libertà di respiro. In Natura nessun mammifero si assume compiti e doveri o si lascia soggiogare dagli altri.
Sebbene noi non siamo solo animali, è importante rispettare la parte animale, la corporeità e nel momento in cui essa si manifesta. Prima i bisogni del corpo e poi quelli della mente.
Impara a farti rispettare, chiedi e pretendi il tuo spazio vitale. Staccati dal giogo e fallo serenamente. Vivi nel presente e staccati dal futuro che ancora non c'è.


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