
Pidocchi
Secondo la Medicina Ufficiale
La pediculosi del cuoio capelluto è una infestazione causata da un pidocchio, il Pediculus humanus capitis. Un insetto parassita senza ali, adattatosi a vivere esclusivamente sul cuoio capelluto dell’uomo. La femmina vive 3 settimane e depone sino a 300 uova, dette lendini.
Dopo 7-10 giorni di incubazione alla temperatura ottimale di 30-35 °C le uova maturano e si schiudono le ninfe che hanno già la forma dell’insetto adulto.
La ninfa si nutre di sangue sino a 5-6 volte al giorno ed ogni femmina ne sottrae circa 1 mg al giorno.
Il pidocchio non predilige le teste sporche, in quanto il suo nutrimento è il sangue; quindi la loro presenza non è indicativa di mancanza di igiene. Una corretta igiene personale pertanto non protegge completamente dal rischio di contrarre la pediculosi come pure non vi è correlazione tra la pulizia dell’ambiente e l’infestazione. Non esiste inoltre alcuna relazione tra la lunghezza dei capelli e la malattia per cui se i capelli corti rendono agevole l’individuazione dei pidocchi, non rappresentano di per sé una efficace misura di profilassi.
Dopo qualche settimana di ripetute punture, la persona inizia a provare di prurito locale, avvertendo così la presenza del parassita. L’origine del prurito è principalmente di natura allergica. Il grattamento può essere causa di lesioni escoriate.
Secondo le 5 Leggi Biologiche
- Foglietto embrionale: Ectoderma. Il parassita compare nella fase Pcl B del programma
- Attivazione: Conflitto di separazione. Conflitto legato all'eccessiva richiesta intellettuale, sfruttamento intellettuale, mancanza di attenzioni affettive per soddisfare le richieste scolastiche e genitoriali.
Il problema compare con più frequenza nei bimbi che imparano a leggere, legando quindi il fenomeno ad un sentito di tipo intellettuale.
Conflitto da mancanza di protezione (paterna) e carezze, dove ci sia il percepito di alterazione nella coesione della famiglia o del clan (separazione, disastri, malattie, ecc.)