Disturbi sessuali
26 04 2025
Legare l’amore al sesso
è stata una delle trovate più bizzarre del Creatore.
Milan Kundera
Premessa
Questo studio è il tentativo di capire cosa dice la religione medica commerciale ufficiale, per poterla abbinare ai concetti della NMG® relativi alle Costellazioni Schizofreniche. Per farlo mi sono avvalso del "DIAGNOSTIC AND STATISTICAL MANUAL OF MENTAL DISORDERS - DSM-5-TR™", pubblicazione ufficiale valida in tutto il mondo.
Nota: Il mio è solo un tentativo di fare chiarezza su cosa siano i Disturbi sessuali nell'ottica delle 5 Leggi Biologiche. Non può in alcun modo essere considerato un punto di riferimento per trattamenti o diagnosi. Non ho la pretesa di chiudere il tema, ma voglio che sia di stimolo ad altri studi, ricordando al lettore che il disturbo della sfera neuro-psico-comportamentale è esclusivamente soggettiva e personale.

Le disfunzioni sessuali includono eiaculazione ritardata, disturbo dell'erezione, disturbo dell'orgasmo femminile, disturbo dell'interesse/eccitazione sessuale femminile, disturbo del dolore/penetrazione genito-pelvico, disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile, eiaculazione precoce.
Le disfunzioni sessuali sono un gruppo eterogeneo di disturbi tipicamente caratterizzati da un'alterazione clinicamente significativa della capacità di una persona di rispondere sessualmente o di provare piacere sessuale. Un individuo può presentare diverse disfunzioni sessuali contemporaneamente.
La risposta sessuale ha un fondamento biologico, ma di solito si manifesta in un contesto intrapersonale, interpersonale e culturale. Pertanto, la funzione sessuale implica una complessa interazione tra fattori biologici, socioculturali e psicologici.
1. Eiaculazione Ritardata
La caratteristica essenziale dell'eiaculazione ritardata è un marcato ritardo o l'incapacità di raggiungere l'eiaculazione o una marcata infrequenza dell'eiaculazione in tutte o quasi tutte le occasioni di attività sessuali, nonostante la presenza di un'adeguata stimolazione sessuale e il desiderio di eiaculare. L'attività sessuale può includere stimolazione manuale, orale, coitale o anale. È comune che gli uomini, che presentano eiaculazione ritardata, siano in grado di eiaculare con l'auto-stimolazione, ma non durante l'attività sessuale con il partner.
L'uomo e la sua partner possono riferire di attività sessuali prolungate per raggiungere l'orgasmo fino all'esaurimento o al fastidio genitale e talvolta persino a lesioni a se' stessi e/o alla partner prima di cessare definitivamente. Alcuni uomini possono riferire di evitare l'attività sessuale a causa di una ripetitiva difficoltà a eiaculare.
L'eiaculazione ritardata è associata a masturbazione molto frequente, all'uso di tecniche di masturbazione difficilmente riproducibili dal partner e a marcate disparità tra le fantasie sessuali durante la masturbazione e la realtà del rapporto sessuale con il partner.
Sono riferiti una minore attività coitale, livelli più elevati di disagio relazionale, insoddisfazione sessuale, minore eccitazione soggettiva, ansia per le proprie prestazioni sessuali e problemi di salute generali rispetto agli uomini sessualmente funzionali. Occorre valutare:
- fattori legati al partner (ad esempio, problemi sessuali o salute del partner);
- fattori relazionali (ad esempio, scarsa comunicazione, discrepanze nel desiderio di attività sessuale);
- fattori di vulnerabilità individuale (ad esempio, desiderio sessuale ipoattivo), comorbilità psichiatrica (ad esempio, depressione, ansia) o fattori di stress come perdita del lavoro o stress;
- fattori culturali/religiosi (ad esempio, inibizioni legate ai divieti contro l'attività sessuale; atteggiamenti verso la sessualità);
- fattori medici, in particolare ipogonadismo o disturbi neurologici (ad esempio, sclerosi multipla, neuropatia diabetica);
- uso di sostanze o farmaci che potrebbero inibire l'eiaculazione (ad esempio, uso di farmaci serotoninergici).
Da considerare
- Presenza dei seguenti sintomi:
- Marcato ritardo nell'eiaculazione.
- Marcata infrequenza o assenza di eiaculazione.
- I sintomi causano disagio clinicamente significativo nell'individuo.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer ha epletato un vasto studio sulla natura biologica dell'orgasmo. Stante che l'orgasmo interviene nella crisi epilettoide, che allude alla Pcl, è possibile che l'uomo con tale disturbo non riesca ad accedere alla crisi epilettoide per quella che si definisce "Riparazione in sospeso", determinata da brevissime simpaticotonie che interrompono la fase PclA. Occorre valutare la presenza di impedimenti alla funzione sessuale (rapporto illegale, immorale, proibizione di natura religiosa, paura all'essere padre, mancato diritto ad essere padre o al provare piacere). Non sono da trascurare lasciti generazionali per i quali è vietato proseguire la stirpe.
2. Disfunzione erettile
La caratteristica essenziale del disturbo erettile è una marcata difficoltà a ottenere o mantenere un'erezione o una marcata diminuzione della rigidità erettile in tutte o quasi tutte le occasioni di attività sessuale e che causi disagio clinicamente significativo nell'individuo. I sintomi possono manifestarsi solo in situazioni specifiche che coinvolgono determinati tipi di stimolazione o partner, oppure possono manifestarsi in modo generalizzato in tutti i tipi di situazioni, stimolazioni o partner.
Molti uomini con disturbo erettile possono avere bassa autostima, scarsa fiducia in se' stessi e un ridotto senso di mascolinità, e possono sperimentare umore depresso. La disfunzione erettile è anche fortemente associata a sensi di colpa, autoaccusa, senso di fallimento, rabbia e preoccupazione di deludere il proprio partner. Possono verificarsi paura e/o evitamento di futuri incontri sessuali. Sono comuni una diminuzione della soddisfazione sessuale e un ridotto desiderio sessuale nel partner. Da considerare:
- fattori relativi al partner (ad esempio, problemi sessuali o salute del partner);
- fattori relazionali (ad esempio, scarsa comunicazione, discrepanze nel desiderio di attività sessuale);
- fattori di vulnerabilità individuale (ad esempio, desiderio sessuale ipoattivo), presenza di condizione psichiatrica (ad esempio, depressione, ansia) o fattori di stress come perdita del lavoro o stress;
- fattori culturali/religiosi (ad esempio, inibizioni legate ai divieti contro l'attività sessuale; atteggiamenti verso la sessualità);
- fattori medici, in particolare interventi chirurgici (ad esempio, resezione transuretrale della prostata), ipogonadismo o condizioni neurologiche (ad esempio, sclerosi multipla, neuropatia diabetica);
- uso di sostanze o farmaci che potrebbero inibire l'eiaculazione (ad esempio, uso di farmaci serotoninergici).
Da considerare
- Comparsa dei seguenti sintomi:
- Marcata difficoltà a ottenere un'erezione durante l'attività sessuale.
- Marcata difficoltà a mantenere l'erezione fino al completamento dell'attività sessuale.
- Marcata diminuzione della rigidità erettile.
- I sintomi causano disagio significativo
Ipotesi alla luce delle 5LB: La funzione erettile interviene nella vagotonia del processo SBS legato alla funzione sessuale. Durante il corteggiamento e la conquista del partner, il maschio non ha l'erezione. Solo quando percepisca il consenso inizia la vagotonia e si verifica l'erezione. Se in questa fase intervengono condizioni che richiamino una simpaticotonia, l'erezione può interrompersi o non completarsi adeguatamente. Quali sono queste condizioni? Una relazione pericolosa, illegale, immorale, religiosamente proibita. Ma anche il sentirsi obbligato a farlo, dover soddisfare il partner, dover rispondere alle aspettative del medesimo, dover attenersi ad un ruolo che non riconosce, la perdita dell'amore verso il partner, il percepirsi inadeguato, insufficiente. Non sono da scartare lasciti generazionali per cui è vietato proseguire la stirpe e ritmi di vita stressanti. La ingiusta convinzione che il maschio sia sempre disponibile, può generare proprio il problema in oggetto.
3. Disturbo dell'Orgasmo Femminile
Il disturbo dell'orgasmo femminile è caratterizzato da difficoltà a raggiungere l'orgasmo e/o da una marcata riduzione dell'intensità delle sensazioni orgasmiche. Le donne mostrano un'ampia variabilità nel tipo o nell'intensità della stimolazione che provoca l'orgasmo. Analogamente, le descrizioni soggettive dell'orgasmo sono estremamente varie, suggerendo che venga sperimentato in modi molto diversi, sia tra le donne che in diverse occasioni dalla stessa donna.
Da considerare
- Presenza di uno qualsiasi dei seguenti sintomi, sperimentato in quasi tutte o in tutte le occasioni di attività sessuale:
- Marcato ritardo, marcata infrequenza o assenza dell'orgasmo.
- Intensità marcatamente ridotta delle sensazioni orgasmiche.
- I sintomi causano disagio clinicamente significativo nell'individuo.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer ha espletato un vasto studio sulla natura biologica dell'orgasmo. Stante che l'orgasmo interviene nella crisi epilettoide, che allude alla Pcl, è possibile che la donna con tale disturbo non riesca ad accedere alla crisi epilettoide per quella che si definisce "Riparazione in sospeso", determinata da brevissime simpaticotonie che interrompono la fase PclA. Occorre valutare la presenza di impedimenti alla funzione sessuale (rapporto illegale, immorale, proibizione di natura religiosa, mancato diritto al provare piacere). Non sono da trascurare lasciti generazionali per i quali è vietato accedere al piacere sessuale. Migliori informazioni sulla funzione orgasmica sono disponibili nel Testamento prodotto dal Dr. Hamer e a cui rimando il lettore.
4. Disturbo dell'interesse/eccitazione sessuale femminile
Mancanza o significativa riduzione dell'interesse/eccitazione sessuale femminile. Ad esempio, in una donna, il disturbo dell'interesse/eccitazione sessuale può essere espresso come mancanza di interesse per l'attività sessuale, assenza di pensieri erotici o sessuali e riluttanza a iniziare l'attività sessuale e a rispondere agli inviti sessuali del partner.
In un'altra, le caratteristiche principali possono essere l'incapacità di eccitarsi sessualmente, l'incapacità di rispondere agli stimoli sessuali con desiderio sessuale e una corrispondente assenza di segni di eccitazione sessuale fisica.
Difficoltà nel desiderio e nell'eccitazione sessuale possono anche verificarsi contemporaneamente, ma occorre considerare che cambiamenti a breve termine nell'interesse o nell'eccitazione sessuale sono comuni e possono essere risposte adattive agli eventi della vita di una donna e non rappresentano una disfunzione sessuale.
Il disturbo dell'interesse/eccitazione sessuale femminile è spesso associato a difficoltà nell'orgasmo, dolore durante l'attività sessuale, attività sessuale poco frequente e discrepanze nel desiderio a livello di coppia.
Anche difficoltà relazionali, stress cronico e disturbi dell'umore sono caratteristiche frequentemente associate a tale disturbo. Aspettative e norme irrealistiche riguardo al livello "appropriato" di interesse o eccitazione sessuale (in certi contesti la donna interessata al sesso frequente è vista malamente), insieme a tecniche sessuali scadenti (un partner "sgraziato" o irrispettoso o depravato) e mancanza di informazioni sulla sessualità, possono risultare evidenti, per non parlare delle convinzioni normative sui ruoli di genere (fare/essere donna comporta convinzioni e credenze che possono alterare il rapporto che la donna ha con il sesso).
Da considerare
- Mancanza o significativa riduzione dell'interesse/eccitazione sessuale, come manifestato dai seguenti sintomi:
- Interesse assente/ridotto per l'attività sessuale
- Pensieri o fantasie sessuali/erotiche assenti/ridotti
- Nessuna/ridotta iniziativa all'attività sessuale e tipicamente scarsa reattività ai tentativi del partner di iniziare
- Eccitazione/piacere sessuale assente/ridotto durante l'attività sessuale in quasi tutti o in tutti i rapporti sessuali
- Interesse/eccitazione sessuale assente/ridotto in risposta a qualsiasi segnale sessuale/erotico interno o esterno (ad esempio, scritto, verbale, visivo)
- Assenza/riduzione delle sensazioni genitali o non genitali durante l'attività sessuale in quasi tutti o in tutti i rapporti sessuali
- I sintomi causano disagio clinicamente significativo nella donna e nel suo rapporto coniugale o sentimentale
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer ha effettuato ampissimi studi sulla corteccia perinsulare e la bilancia ormonale, studi che entrano a pieno diritto nella spiegazione di questo disturbo. L'insula di sinistra gestisce percettività, comportamento ed ormonalità femminili. Quando una attivazione relativa a identità e frustrazione sessuale impatta questa area della corteccia cerebrale, l'assetto ormonale femminile viene modificato con un abbassamento della carica estrogenica e relativo calo della sensibilità agli ormoni maschili e crollo dell'appetito sessuale. L'intensità dell'impatto può causare la variazione dell'interesse/eccitazione sessuale femminile. Anche il coinvolgimento nell'attività sessuale e/o il piacere ad essa relativo possono mostrare una significativa diminuzione.
5. Dolore genito-pelvico/Disturbo da penetrazione
Il disturbo da dolore/penetrazione genito-pelvico si riferisce a quattro dimensioni sintomatiche comunemente consensuali:- difficoltà ad avere rapporti sessuali,
- dolore genito-pelvico,
- paura del dolore o della penetrazione vaginale
- tensione dei muscoli del pavimento pelvico.
La marcata difficoltà ad avere rapporti sessuali/penetrazione vaginali può variare dalla totale incapacità di provare la penetrazione vaginale in qualsiasi situazione (ad esempio, rapporti sessuali, visite ginecologiche, inserimento di assorbenti interni) alla capacità di provare facilmente la penetrazione in una situazione ma non in un'altra. Sebbene la situazione clinica più comune sia l'impossibilità per una donna di avere rapporti sessuali o penetrazione con un partner, possono essere presenti anche difficoltà nel sottoporsi alle visite ginecologiche richieste.
Il dolore vulvovaginale o pelvico marcato durante il rapporto vaginale o i tentativi di penetrazione si riferisce al dolore che si manifesta in diverse sedi nell'area genito-pelvica. In genere, il dolore può essere caratterizzato come superficiale (vulvovaginale o che si manifesta durante la penetrazione) o profondo (pelvico, ovvero non avvertito fino a una penetrazione più profonda). Alcuni tipi di dolore si verificano solo quando provocati (ad esempio, durante il rapporto o con una stimolazione meccanica); altri possono essere spontanei o provocati. Il dolore può anche essere caratterizzato qualitativamente (ad esempio, "bruciore", "taglio", "lacerazione", "pulsazione"). Il dolore può persistere per un certo periodo dopo il rapporto e può verificarsi anche durante la minzione. In genere, il dolore provato durante il rapporto vaginale può essere riprodotto durante una visita ginecologica.
Una marcata paura o ansia per il dolore vulvovaginale o pelvico, può portare all'evitamento di situazioni sessuali/intime. In altri casi, questa marcata paura non sembra essere strettamente correlata alla sensazione di dolore, ma porta comunque all'evitamento dei rapporti sessuali e delle situazioni di penetrazione vaginale. Alcuni l'hanno descritta come simile a una reazione fobica, con la differenza che l'oggetto fobico può essere la penetrazione vaginale o la paura del dolore.
Il disturbo da dolore/penetrazione genito-pelvico è spesso associato ad altre disfunzioni sessuali, in particolare a una riduzione del desiderio e dell'interesse sessuale (disturbo dell'interesse/eccitazione sessuale femminile). Talvolta il desiderio e l'interesse sono preservati in situazioni sessuali che non sono dolorose o non richiedono la penetrazione. Anche quando le persone con disturbo da dolore/penetrazione genito-pelvico riferiscono interesse/motivazione sessuale, spesso si osserva un evitamento comportamentale di situazioni e opportunità sessuali.
- fattori legati al partner (ad es., problemi sessuali o stato di salute del partner);
- fattori relazionali (ad es., risposte del partner al dolore, incluse risposte sollecite, negative e facilitanti; discrepanze nel desiderio di attività sessuale);
- fattori di vulnerabilità individuale (ad es., cattiva immagine corporea, storia di abuso sessuale o emotivo), malattia psichiatrica (ad es., depressione, ansia) o fattori di stress (ad es., perdita del lavoro, lutto);
- fattori culturali/religiosi (ad es., inibizioni legate ai divieti contro l'attività sessuale; atteggiamenti nei confronti della sessualità);
Da considerare
- Difficoltà persistenti o ricorrenti con uno (o più) dei seguenti segnali:
- Penetrazione vaginale durante il rapporto sessuale.
- Dolore vulvovaginale o pelvico marcato durante il rapporto sessuale o i tentativi di penetrazione.
- Paura o ansia marcata per il dolore vulvovaginale o pelvico in previsione, durante o in conseguenza della penetrazione vaginale.
- Tensione o irrigidimento marcato dei muscoli del pavimento pelvico durante il tentativo di penetrazione vaginale
- I sintomi causano un disagio clinicamente significativo nell'individuo.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer non ha fatto esplicito cenno a questo disturbo nelle sue pubblicazioni. Escludendo condizioni di infiammazione locale dovuta a processi biologici dei genitali esterni, che non sono tema di questa serie di articoli, la sensazione di dolore alla penetrazione può essere ricondotta a questioni psico-morali e religiose o a condizioni in cui la donna non sia disposta a tale pratica (vissuto di violenza precedente, eredità transgenerazionali) che vanno indagate approfonditamente.
6. Disturbo da Desiderio Sessuale Ipoattivo Maschile
Si tratta di una "discrepanza nel desiderio", in cui un uomo ha un desiderio di attività sessuale inferiore rispetto alla sua partner. Sono assenti anche pensieri o fantasie sessuali. La mancanza di desiderio sessuale e di pensieri o di fantasie erotiche sono persistenti o ricorrenti e non rappresenta una risposta reattiva ma temporanea a condizioni di vita avverse. Ad esempio, il basso desiderio sessuale dell'uomo può essere correlato a un fattore di stress acuto o a una perdita di autostima (ad esempio, un licenziamento dal lavoro o difficoltà finanziarie come un fallimento aziendale).
Il disturbo da desiderio sessuale ipoattivo maschile è talvolta associato a problemi erettili e/o eiaculatori. Ad esempio, persistenti difficoltà a ottenere un'erezione possono portare un uomo a perdere interesse per l'attività sessuale. Gli uomini con tale disturbo spesso riferiscono di non essere più loro a prendere l'iniziativa e di essere minimamente ricettivi ai tentativi del partner di farlo. Le attività sessuali (ad esempio, masturbazione o attività sessuale in coppia) possono talvolta verificarsi anche in presenza di basso desiderio sessuale.
Sebbene gli uomini siano più propensi a prendere l'iniziativa sessuale, e quindi il basso desiderio può essere caratterizzato da un modello di non-iniziazione, molti uomini potrebbero preferire che sia il partner a prendere l'iniziativa. Occorre considerare i seguenti cinque fattori:
- fattori legati al partner (ad esempio, problemi sessuali del partner, stato di salute del partner);
- fattori relazionali (ad esempio, scarsa comunicazione, discrepanze nel desiderio di attività sessuale);
- fattori di vulnerabilità individuale (ad esempio, cattiva immagine corporea, storia di abusi sessuali o emotivi), comorbilità psichiatrica (ad esempio, depressione, ansia) o fattori di stress (ad esempio, perdita del lavoro, lutto);
- fattori culturali/religiosi (ad esempio, inibizioni legate ai divieti contro l'attività sessuale; atteggiamenti verso la sessualità);
- fattori medici rilevanti per la prognosi, il decorso o il trattamento.
Da considerare
- Pensieri o fantasie sessuali/erotiche e desiderio di attività sessuale persistentemente o ricorrentemente carenti (o assenti)
- I sintomi causano disagio clinicamente significativo nell'individuo.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Il Dr. Hamer ha effettuato ampissimi studi sulla corteccia perinsulare e la bilancia ormonale, studi che entrano a pieno diritto nella spiegazione di questo disturbo. L'insula di destra gestisce percettività, comportamento ed ormonalità maschili. Quando una attivazione relativa a perdita, minaccia o invasione territoriale impatta questa area della corteccia cerebrale, l'assetto ormonale maschile viene modificato con un abbassamento della carica testosteronica e relativo calo della sensibilità agli ormoni femminili e crollo dell'appetito sessuale. L'intensità dell'impatto può causare la variazione dell'interesse/eccitazione sessuale maschile. Anche il coinvolgimento nell'attività sessuale e/o il piacere ad essa relativo possono mostrare una significativa diminuzione.
7. Eiaculazione precoce
L'eiaculazione precoce si manifesta con l'eiaculazione che si verifica prima o subito dopo la penetrazione vaginale.
Molti uomini con eiaculazione precoce lamentano una sensazione di mancanza di controllo sull'eiaculazione e riferiscono apprensione per la loro prevista incapacità di ritardare l'eiaculazione nei futuri rapporti sessuali. I seguenti fattori possono essere rilevanti:
- fattori legati al partner (ad esempio, problemi sessuali del partner, stato di salute del partner);
- fattori relazionali (ad esempio, scarsa comunicazione, discrepanze nel desiderio di attività sessuale);
- fattori di vulnerabilità individuale (ad esempio, storia di abusi sessuali o emotivi), patologia psichiatrica consensuale (ad esempio, depressione, ansia) e fattori di stress (ad esempio, perdita del lavoro, lutto);
- fattori culturali/religiosi (ad esempio, mancanza di privacy, inibizioni legate ai divieti contro l'attività sessuale; atteggiamenti nei confronti della sessualità);
- fattori medici rilevanti per la prognosi, il decorso o il trattamento.
Ipotesi alla luce delle 5LB: Occorre valutare la percezione del maschio in relazione alla paura che arrivi il predatore, o il rivale sessuale. Occorre valutare la presenza di percezione di castrazione da parte del padre o della madre. Percezione di non avere diritto alla femmina e necessità di essere rapido per non essere scoperto. Possono essere valutate eredità transgenerazionali.
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