Aborto spontaneo
30 settembre 2021
Perla saggia:
In ogni momento possiamo estrarre le sostanze più sottili
che possiamo chiamare "l’essenza della vita"
Gurdjeff
In ogni momento possiamo estrarre le sostanze più sottili
che possiamo chiamare "l’essenza della vita"
Gurdjeff
L'Aborto spontaneo o Parto Falso, è l'espulsione del feto prima dei 6.5 mesi di gravidanza. Dopo questo termine, del tutto arbitrario, l'espulsione del feto viene definito Parto prematuro.
Biodecodificazione
Tratto da DICCIONARIO BIOEMOCIONAL- Foglietto embrionale: Endoderma.
- Senso biologico: Un aborto è una questione inconscia legata alla sopravvivenza. Non si può proseguire nella gravidanza per la percezione che questa possa essere pericolosa per la vita della mamma, o del bimbo o di entrambi.
- Conflitto: Paura di morire (la madre o il bimbo). Percezione angosciosa che il nuovo nato alteri fatalmente il futuro della madre.
Timore di non essere una buona madre o che il bimbo possa nascere malato o malformato o vivere in condizioni che gli possano causare gravi sofferenze.
Sarebbe importante indagare nell'albero generazionale alla ricerca di aborti, bimbi nati morti o morti appena dopo il parto. Ma anche storie di grandi difficoltà per la madre dopo il parto o durante la gravidanza.

Aborto entro il terzo mese
È dovuto verosimilmente a conflitti vissuti dalla madre:- Disaccordi con il partner;
- Il partner ha una condizione economica precaria o la propria situazione economica è cattiva;
- Il partner è dipendente da alcol o droga;
- Sospetta che il partner abbia un'altra donna e possa abbandonarla;
- Il partner non desidera avere figli;
- Non ha una casa propria o adeguata a crescere dei figli.
Celebrazione del lutto
Dopo un aborto sarebbe importante celebrare il lutto e onorare le emozioni che ne scaturiscono. Una pratica possibile è quella che la madre scriva una lettera di commiato:- Dando un nome al bimbo;
- Chiedendogli perdono, perdonando la sua dipartita, perdonando se' stessa e i propri progenitori se ci sono state altre storie simili;
- Chiedendogli se abbia bisogno che la madre faccia qualcosa d'altro per lui (vigilando sulle proprie sensazioni);
- Dire "Addio" e lasciare andare. Lasciare andare;
- Ringraziare per l'esperienza vissuta in prima persona e per quelle vissute dai propri antenati;
- Se vuole può aggiungere un disegno o qualcosa che ha associato a quel bimbo;
- Infine consegnare, con una cerimonia vera e propria, la lettera alla terra (sepoltura), all'aria (attaccata ad un palloncino), all'acqua (mare o fiume), o al fuoco (pira funebre), chiudendo infine piantando un fiore e ringraziando.
Forse può interessarti anche...
Iscriviti al Bollettino Novità - Invia il tuo indirizzo E-mail a giorgiobeltrammi@gmail.com