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Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
424 pagine B/N, 1450 termini circa e centinaia di immagini.

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La malattia da virus Marburg, conosciuta in precedenza come febbre emorragica di Marburg (MHF, in inglese Marburg haemorragic fever), è una febbre emorragica ad elevata mortalità, una malattia infettiva virale causata da un virus indigeno dell’Africa appartenente alla famiglia delle Filoviridae.[1] Da un punto di vista microbiologico i filovirus Marburg e Ebola sono distinti, ma è difficile fare una distinzione dal punto di vista clinico, perché i sintomi e il decorso della malattia da Ebola e quella di Marburg sono molto simili. Il periodo d'incubazione della malattia è di circa 3-9 giorni, passati i quali compare una cefalea frontale e temporale, accompagnata da malessere generale e mialgie. Caratteristica è la febbre alta (39-40 °C) che compare già dal primo giorno di malattia, cui segue una forte e rapida debilitazione. Circa la metà dei malati può accusare congiuntivite. Nella prima settimana si può avere anche linfoadenopatia cervicale e comparsa di enantema delle tonsille e del palato. Un segno caratteristico è la comparsa di un esantema maculo-papuloso non pruriginoso che compare, in genere dal quinto giorno, sul volto e sul collo e che successivamente si estende agli arti. Verso il terzo giorno compaiono diarrea acquosa con dolore addominale e crampi, nausea e vomito. La diarrea può anche essere grave e durare fino ad una settimana. In questo periodo le persone malate presentano un viso inespressivo con occhi scavati ed anche letargia ed alterazioni mentali. Le manifestazioni emorragiche compaiono a partire dal quinto giorno di malattia. In genere la morte avviene per collasso cardiocircolatorio a causa di sanguinamenti multipli. Si può trovare sangue nel vomito ed avere sanguinamenti dal naso, dalle gengive o dalla vagina. Un problema ulteriore può essere il sanguinamento abbondante conseguente alla puntura di aghi. Nei casi mortali si può verificare coagulazione intravasale disseminata. Nella seconda settimana possono comparire anche epato-splenomegalia, edema facciale o scrotale. Dopo la prima settimana la febbre comincia ad abbassarsi per poi ricomparire nel dodicesimo o quattordicesimo giorno di malattia.