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Mente

Insieme delle funzioni superiori del Cervello e delle Emozioni e, in particolare, quelle di cui si può avere soggettivamente coscienza in diverso grado, quali la sensazione, il pensiero, l'intuizione, la ragione, la memoria, la volontà. Il termine è di solito impiegato a proposito degli esseri umani. Molte di queste facoltà, rintracciabili a livello neurofisiologico nell'attività della corteccia cerebrale, danno forma nel complesso all'intelligenza. Il termine Psiche fa riferimento invece alla mente nel suo complesso cioè comprendendo la dimensione irrazionale cioè istinti e dimensione del profondo.

  • Mente Conscia: quella più conosciuta. È quella nella quale sviluppiamo direttamente l'intelligenza e mediante la quale acquisiamo la conoscenza. Potremmo chiamare la mente conscia anche mente logica o razionale. È quella che ci permette di prendere delle decisioni adeguate in particolari situazioni o istanti, badandosi sulle condizioni e l'analisi che si può effettuare al loro riguardo. La mente conscia è quella che usiamo per sapere come fare le cose che andiamo a compiere. È con essa che prestiamo attenzione ai dettagli e con la quale portiamo a termine le nostre azioni. La mente conscia molte volte fa uso dei ricordi e delle memorie immagazzinate, per cui tende a sviluppare e migliorare le sue abilità con il passare del tempo. Ma la cosa più curiosa è che mentre più si sviluppa coscientemente una abilità, più questa diventa subconscia fino a divenire inconscia.
  • Mente Subconscia: E' la mente emozionale. Quella che si lascia raggiungere dai gusti, dai desideri e dal cuore. Subcoscientemente creiamo forti legami neuronali verso certe cose o persone. Un esempio chiaro del fatto che mentre più si realizza e si migliora una azione consciamente, più questa diventa subcosciente, fino a diventare talvolta incosciente. Ciò avviene anche con i nostri sentimenti. E' incaricata di obbligarci a portare a termine azioni che talora consideriamo irrazionali. Prende carico in se' dei nostri sentimenti, poiché è la mente che nulla dimentica. Attraverso la mente subconscia, si ha accesso a tutti i ricordi che il cervello ha immagazzinato.
  • Mente Inconscia: La più primitiva di tutte. È quella che immagazzina tutte quelle esperienze vissute dalla nostra specie nei suoi milioni di anni di esistenza. È quella incaricata di gestire questioni fisiologiche tali come la respirazione, per citare l'esempio più lampante. Si può facilmente controllare la respirazione in modo conscio, aumentarla, diminuirla o trattenerla in qualsiasi momento. Ma quando non lo si fa, essendo occupati in tante altre faccende, la mente inconscia prende il controllo e permette la nostra sopravvivenza. La mente inconscia, è quella che ad esempio ci fa chiudere le palpebre quando avvertiamo un pericolo potenziale che si avvicina rapidamente. O quella che fa alzare il braccio a proteggersi per evitare un colpo in faccia. In definitiva è una mente reattiva le cui azioni derivano da milioni, miliardi di anni di esperienze. È anche la mente che ci permette di farci sentire piacere o dolore. È lei che è incaricata di centrarci nella nostra zona di comfort e di allontanarci dai dispiaceri della vita. Cercare di comunicare con questa mente, fino a cambiare la sua forma di dominare le nostre azioni, è l'esercizio più difficile in assoluto, dato che le sue funzioni sono determinate geneticamente, in modo molto forte ed a seguito di milioni di anni di apprendimento ed errori.
Le menti non consce, hanno le seguenti funzioni:
  • Gestione delle azioni e pensieri involontari
  • Custodire le emozioni, che si manifestano involontariamente
  • Custodire la memoria inconscia
  • Custodire le credenze inconsce
  • Gestione della creatività e dell'attività onirica
  • Immagazzinare istinti e impulsi
  • Gestione dell'intuito

Subconscio e Inconscio sono responsabili delle azioni riflesse, sono sede di personalità ed emozioni. Comunicano messaggi, segnali ed emozioni attraverso corpo e comportamenti. Sono attivi H24 e l'attività inconscia può essere visualizzata a livello conscio con la memoria dei sogni, ricchi di messaggi, significati nascosti, desideri ed emozioni represse. La funzione di regolazione delle funzioni vitali è di tale precisione ed efficacia, da determinare l'effettuazione di precise funzioni a tempo determinato ed è per questo che ad una persona, a cui venga comunicato che ha ancora sei mesi di vita, questa morirà allo scadere dei sei mesi. La comunicazione di una cosa così drammatica ha attraversato l'intera struttura psichica fino a colpire e segnare la mente inconscia. Le due menti non consce hanno una dimensione molto più vasta di quella conscia e per questo hanno una maggiore potenza nel determinare la vita della persona. I tentativi consci di modificare l'ecosistema non-conscio, sono destinati per lo più a fallire. Freud ha paragonato la mente ad un iceberg, nel quale la parte che emerge dall'Acqua è la mente conscia, mentre la parte sommersa, che è molto più grande ed è nascosta, rappresenta l'inconscio. Sono quindi le forze che agiscono a livello inconscio che influiscono maggiormente sullo spostamento dell'iceberg.

Bernardino Del Boca, antropologo e scrittore, nel tentare di rappresentare il collegamento tra uomo, la sua mente e le forze in gioco, ha raffigurato l'uomo come una carrozza trainata dai cavali. In questa immagine il corpo è la carrozza, i cavalli sono le emozioni, la mente è il cocchiere e il passeggero è l'io cosciente. Il passeggero decide la destinazione, sceglie il tragitto, pianifica le tappe e infine viaggia. Occorre quindi che il passeggero decida dove vuole andare, deve pianificare il viaggio e deve rimanere conscio di ciò che sta vivendo (consapevolezza e osservazione di se' stesso). Ne deriva che la mente deve poter domare e dirigere le emozioni, facendo attenzione al paesaggio e quindi deve essere sveglia e consapevole. La persona in se stessa è al contempo il cocchiere, il passeggero, i cavalli, la carrozza. In quanto cocchiere, deve sapere e poter gestire i cavalli (allineare i desideri consci con la forza della mente inconscia) e deve darsi da fare affinché i cavalli facciano ciò che devono. Occorre controllo e volontà sui cavalli. In quanto cavalli si mostra la forza e l'eleganza del proprio essere. Solo il governo può evitare che i cavalli vadano dove sono attratti impulsivamente o fuggano di fronte a paure inconsce. La persona deve poter anzitutto rendersi consapevole di essere un tutto. Questo tutto non può essere in armonia se i cavalli vogliono andare da una parte, il passeggero da un'altra e il cocchiere da un'altra ancora. La carrozza - il corpo - verrà dilaniata da forze contrarie e distruttive. Solo raggiungendo una comunione di intenti e di azioni all'interno di se stessi, si otterrà l'armonia e il ripristino del proprio viaggio nella vita.


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Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
424 pagine B/N, 1450 termini circa e centinaia di immagini.

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