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Farmaci

Prodotti di origine naturale o di sintesi in grado di provocare effetti su funzioni e strutture di un organismo vivente e questo avviene per le proprietà chimiche o fisiche del farmaco stesso. Queste proprietà sono sfruttate allo scopo di ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche. La parola farmaco deriva dal greco antico "pharmakon" ovvero "rimedio, medicina" ma anche "veleno". L'uso di farmaci deve essere attentamente valutata e limitata alle emergenze. Possono certamente alleviare, eliminare i sintomi o prevenire le complicazioni che si verificano durante la Fase di riparazione. Ma farmaco e nessuna terapia al mondo può davvero portare a Guarigione una Malattia. Solo la persona può "trattare" i suoi sintomi, perché solo lei può risolvere il suo conflitto. In linea generale solo il 10% circa delle condizioni patologiche può trarre beneficio dall'uso di farmaci, i quali non possono mai guarire la malattia, rendendo anzi lento e debole il processo di riparazione. I farmaci interrompono l'azione riparatrice naturale dei Microbi, prolungando quindi la durata della fase di riparazione. Ogni malattia deve completare il programma biologico speciale e nel minor tempo possibile, senza ostacoli o allungamenti.
Di qualsiasi natura sia il farmaco in progetto d'impiego, deve essere classificato secondo il modello delle due fasi di ogni SBS. I farmaci simpaticotonici aumentano i sintomi del conflitto attivo e rallentano il processo di riparazione. I farmaci vagotonici favoriscono la riparazione ma intensificano la sintomatologia. Durante la fase di conflitto attivo, un paziente potrebbe aver bisogno di farmaci "vagotonici", che riducono lo stato di stress. Tuttavia, sedativi e tranquillanti adottati per lunghi periodi di Tempo, comportano il rischio di tramutare un conflitto attivo in un conflitto in sospensione. Oltretutto diminuiscono drasticamente la motivazione e la forza necessaria per risolvere il conflitto. Durante questo periodo, non sono raccomandati farmaci simpaticotonici perché aumentano e prolungano i sintomi del conflitto attivo, con conseguenze potenzialmente gravi per la persona. Per alleviare i sintomi intensi della fase di riparazione, con pericolo di morte, vengono impiegati farmaci simpaticotonici. Questi DEVONO essere somministrati solo da un medico e in casi gravi che lo richiedano davvero. Si usano farmaci come adrenalina (epinefrina), cortisone, idrocortisone, noradrenalina, antistaminici, antiallergici, antibiotici e analgesici. Gli antibiotici distruggono o interrompono completamente il processo di riparazione operato dai microbi. Cortisone, antistaminici, farmaci anti-infiammatori e antibiotici sono tutti i farmaci simpaticotonici con effetto stimolante. Se somministrati durante la fase di riparazione, interrompono e prolungano tale fase impedendo un recupero completo. Alcune categorie di farmaci, come gli antidolorifici oppioidi (derivati naturali o sintetici della morfina) possono spesso causare dipendenza nella persona, inducendola ad una vita appesa a tali rimedi. Medesimo effetto può derivare dall'assunzione a lungo termine degli psicofarmaci di ogni genere, per alterazioni nella biochimica cerebrale e per la Paura di ricadere in complesse e tormentose alterazioni comportamentali e psico-emotivo-percettive.


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Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
424 pagine B/N, 1450 termini circa e centinaia di immagini.

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