
Le Unghie
Tratto da Wikipedia:
L’unghia è una struttura semitrasparente con cui finisce l'estremità delle dita di molti animali. In genere si definisce tale quella dei tetrapodi, essere umano compreso. La struttura si è evoluta filogeneticamente a partire dalla classe dei rettili.
Ha come scopo facilitare la presa, contribuire alla stabilità strutturale delle dita, dare supporto a limitare l'usura delle estremità a contatto del terreno. Le varie forme di unghie prendono a seconda delle specializzazioni funzionali nomi differenti come artigli, zoccoli, ecc.
Il costituente principale è la cheratina suddivisa in più strati. L'unguis è la parte esterna e più dura, con fibre perpendicolari alla direzione di crescita. La parte sottostante è meno dura e a struttura lamellare. Le unghie delle scimmie antropomorfe e di molti altri primati sono formate solamente dalla unguis (mancando la sub-unghia), mentre altri gruppi come molti cebidi, possiedono artigli.
Nell'uomo l'unghia è una lamina quadrangolare semitrasparente e leggermente convessa sul lato superiore. È rosa a causa del colore del sangue che traspare dal derma trasparente, ma se distaccata prende il colore giallastro tipico delle sostanze cornee.
L'unghia nasce dal periostio, la sua crescita è settimanale per quanto riguarda le mani e mensile per i piedi. Si compone quasi esclusivamente da cheratina e, in percentuali minori, anche da grassi, aminoacidi, acqua, vitamine e minerali.
È ancorata ad un piano connettivale (il letto ungueale), che protegge da traumi e infezioni e mantiene la sensibilità tattile; è un'arma di difesa ed un vanto estetico molto in voga.
Istologia
L'unghia è costituita da cheratinociti cheratinizzati trasparenti e appiattiti privi di granuli cheratoialini e di tonofibrille in quanto nell'unghia manca lo strato granuloso dell'epidermide. La stratificazione è particolare perché i cheratinociti si sovrappongono come le tegole di un tetto, con i margini liberi strettamente legati fra loro e in avanti.
Struttura
Per quanto riguarda la sua struttura l'unghia è costituita da: un vallo ungueale, un letto ungueale, una matrice ungueale e una lamina unguale (ovvero l'unghia comunemente intesa).
Lamina ungueale
La lamina ungueale è composta da diversi tipi di cheratine simili a quelle dei peli, da proteine fibrillari povere di zolfo e da proteine globulari ricche di zolfo. È presente qualche fosfolipide legato al calcio e una quantità di zinco superiore che nel resto dell'epidermide. Il contenuto di acqua si aggira in media intorno al 18%, anche se può aumentare (fino al 25%) rendendo l'unghia tenera e flessibile o diminuire (fino al 15%) rendendola secca e fragile. La lamina a sua volta è formata da tre parti: una radice, un corpo e un'estremità libera. I margini di radice e corpo sono inseriti in una piega della cute denominata vallo ungueale che, nella posizione prossimale, si prolunga sulla radice formando l'eponichio.
- radice: è evidente nella lunula, l'area bianca in regione prossimale con margine convesso;
- corpo: è di colore rosa per la trasparenza del derma e presenta uno spessore tipico di circa 0,3-0,5 mm (ma può superare il millimetro nel primo dito del piede.
- estremità libera o limbo: è la parte non legata al letto ungueale a causa dello scivolamento della lamina.
Vallo ungueale
Il vallo ungueale è la piega che ospita i margini del corpo e della radice dell'unghia. È riccamente vascolarizzato ed innervato. Il suo strato germinativo continua con la matrice ungueale, mentre quello corneo si appoggia sull'unghia formano l'eponichio.
Letto ungueale
Il letto ungueale rappresenta uno degli strati germinativi dell'unghia. Il letto è costituito dallo strato basale dell'epidermide dell'unghia (iponichio) e dal derma sottostante. Il derma del letto è costituito da papille dermiche che si fanno meno marcate in corrispondenza dalla lunula. È costituita da numerosi fasci di fibre collagene che arrivano fino al periostio costituendo un saldo collegamento con la profondità. L'iponichio invece è lo strato di epidermide del letto che manca degli strati granuloso e lucido (si ha quindi un passaggio netto alla lamina cornea dell'unghia). All'estremità distale del dito le cellule dell'iponichio vanno incontro ad una rapida apoptosi permettendo alla lamina ungueale di staccarsi dall'eponichio impedendo che l'intero polpastrello venga rivestito dall'unghia. Nella punta del dito si forma un solco distale dove la lamina si stacca dall'iponichio.
Matrice ungueale
La matrice ungueale rappresenta l'altro strato germinativo dell'unghia ed è presente a livello della radice. In particolare la matrice è la principale produttrice della lamina e responsabile della formazione dell'estremità libera. Le cellule che nascono dalla matrice infatti, essendo bloccate dal vallo e dell'eponichio, si spostano in direzione prossimo-distale causando uno slittamento di tutti i cheratinociti dell'unghia. La mancanza di più dei due terzi della matrice impedisce il riformarsi della nuova unghia.
Crescita
La crescita dell'unghia è continua (con un ritmo di circa 0.1-1 mm al giorno) e varia a seconda di diversi fattori: in età infantile, nei mesi estivi e nelle mani è più veloce. Traumi e malattie possono influire sulla funzionalità della matrice fino a fermarne temporaneamente l'attività. Questo può causare delle alterazioni morfologiche (come dei solchi) di una certa importanza clinica, noti come solchi di Beau. Le unghie e i peli, a differenza di quanto si crede, non continuano a crescere nel morto: si tratta in realtà di un'apparenza causata dalla retrazione della cute dovuta alla disidratazione post mortem.
Secondo le 5 Leggi Biologiche
Le unghie sono annessi cutanei che derivano dal foglietto Ectodermico e la loro funzione è quella di attaccare, difendersi, afferrare la preda; hanno quindi funzioni relazionali e utilitaristiche. Simbolicamente le unghie sono il mezzo per poter lasciare il segno, per aggrapparsi, per graffiare, per trattenere, per ancorarsi.
Le unghie possono spezzarsi, possono esfoliarsi e indebolirsi, oppure possono deformarsi ed assumere forme mostruose (onicogrifosi), possono colorarsi ed essere coinvolte in processi infiammatori delle strutture periungueali (unghia incarnita). Ognuno di questi fenomeni ha delle ragioni biologiche per manifestarsi.
Conflitto: Svalutazione e impotenza nel manifestare la propria aggressività. Aggressività repressa. Al maschile, un problema alle unghie indica il non poter attaccare, il non poter osare. Al femminile indica l'impossibilità a difendersi. Non riuscire a mollare o a trattenere la preda.
Unghie incarnite
Un segmento di unghia cresce all'interno del tessuto periungueale provocando infiammazione e dolore.- Foglietto embrionale: Ectoderma e Mesoderma. Conflitto di protezione e direzione. Fase di riparazione
- Senso biologico: Produrre più artigli (armi) per difendermi meglio nel contesto del dito in cui si manifesta (vedi).
- Conflitto: Necessito di più armi per proteggermi. Non ho il diritto a procedere.
Mani: Lavoro o conflitto diretto.
Piedi: Madre, famiglia o conflitto arcaico. Trattengo tutto in me, non posso oppormi a mia madre, ho bisogno di difendermi da mia madre. Se c'è una infezione, conflitto con qualcosa di sudicio.
Tratto da: DICCIONARIO DE BIODESCODIFICACION
- Louise L. Hay: Rappresentano protezione. Allungare la mano fiduciosi. Frustrazione. Rodersi per se stessi. Delusione nei riguardi di uno dei genitori.
Unghia incarnita: Inquietudine e colpa relativa al proprio diritto di avanzare nella vita. - Lise Bourbeau: La persona che si mangia le unghie è in genere una persona che si rode dentro per non sentirsi protetta. Può percepire l'ira verso uno dei genitori che non l'ha protetta a sufficienza, in base alle sue esigenze. Ogni volta che rivive questa mancanza di protezione con questo genitore o indirettamente con altra persona, inizia a mordersi le unghie. La persona a cui le unghie si spezzano facilmente, si sente colpevole di non essere più precisa nei dettagli del momento attuale. La ricerca di perfezione le toglie energia.