
Stomaco
Lo stomaco è una sacca estensibile mucoso-muscolare situata nella parte alta della cavità addominale. Si colloca tra l'esofago e il duodeno e giace appena al di sotto della parte centrale del diaframma, alla destra della milza e parzialmente coperto dal lobo sinistro del fegato. Lo stomaco fa parte del tratto gastro intestinale e le sue pareti sono costituite di strati di fibre muscolari longitudinali e trasversali. La superficie interna è costituita da uno strato di mucosa che secerne il succo gastrico adibito alla digestione. È un viscere molto vascolarizzato e innervato. L'ingresso gastrico si chiama cardias ed è uno sfintere muscolare, come lo è quello di uscita, chiamato piloro. Dopo il piloro inizia il duodeno.
La funzione principale dello stomaco è quella di accogliere il bolo alimentare proveniente dall'esofago. Attraverso l'azione dei succhi gastrici ad alto tasso di acidità, il cibo viene avviato ad una prima fase di digestione. Le secrezioni gastriche contengono muco e acido cloridrico, che sterilizza il cibo. La Pepsina è un enzima in grado di smantellare le proteine contenute nel cibo.
Il succo gastrico contiene anche il fattore intrinseco che permette il vitale riassorbimento di vitamina B12.
L'azione dei succhi gastrici produce il chilo che poi procede verso il duodeno dove verrà sottoposto ad altre azioni chimiche atte alla assimilazione.
Tratto da: DICCIONARIO DE BIODESCODIFICACIÓN
Secondo le 5LB occorre anzitutto distinguere due aree principali dello stomaco: la piccola curvatura gastrica e la restante parte del viscere.La Piccola curvatura è di derivazione ectodermica e risponde a conflitti di contrarietà indigesta. Ha a che fare con il mondo delle relazioni.
Ulcera: Situazione familiare veramente indigesta. Conflitto di tipo mascolino.
Conflitto: Conflitto relativo a persone o situazioni con le quali dobbiamo vivere per obbligo e non per piacere. Contrarietà per il territorio (senza rancore, altrimenti sono coinvolte anche le vie biliari). Lotta per i limiti del territorio con il "capo del territorio confinante". Può anche concernere il contenuto del territorio (ad esempio moglie infedele che si concede ad un altro o che cambia atteggiamento).
Risentito: «Il nemico irrompe nel mio territorio e mi destabilizza» (Esempio: Mi vedo obbligato a sopportare la famiglia di mia moglie)
La Grande curvatura e il Corpo gastrico sono di derivazione endodermica e rispondono a conflitti di boccone indigeribile. Sopravvivenza digestiva.
Conflitto: Conflitto alimentare nell'ambito familiare, problemi, irritazioni, paura arcaica di morire di inedia. Conflitto di non riuscire a digerire il boccone.
Contrarietà familiare.
Esempio: non potersi appropriare definitivamente di una eredità che ci spetta secondo il testamento, o del guadagno a seguito di un lavoro effettuato.
Risentito: «Ho ingoiato il boccone, ma non lo posso digerire». «Non ho quello che voglio, ma ho quello che non voglio».
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Problemi di stomaco, Incapacità di digerire e assimilare le cose nuove della vita. Timore delle novità. Mancata accettazione, Indigestione, paura viscerale, terrore e angoscia. Impaurirsi di tutto.
- Louise L. Hay: Contiene gli alimenti. Digerire le idee.
Problemi: Paura. Timore delle novità. Incapacità di assimilare le novità.
Indigestione: Paura viscerale, terrore e angoscia. Lamentele. - Lise Bourbeau: Tutti i problemi di stomaco si collegano in forma diretta con le difficoltà di digerire o accettare una persona o un fatto. La persona che ne soffre manifesta intolleranza e timore per quello che non è di suo gradimento. Fa resistenza alle idee nuove, soprattutto a quelle che non sono di suo gradimento. Ha difficoltà ad adattarsi a qualcuno che va contro i suoi piani, le sue abitudini e alla sua maniera di vivere. È molto critico con se stesso e non parla con il proprio cuore.
Il messaggio che si riceve dal proprio stomaco è di evitare di controllare tutto quanto, chiudendosi alle idee degli altri. Al posto di credere di essere incapaci di far cambiare gli altri o una situazione particolare, occorre prendere coscienza della propria capacità di cambiare la propria vita. Occorre confidare negli altri, nello stesso modo in cui il proprio stomaco è capace di digerire gli alimenti che si mangiano. Non è necessario dire al corpo come essere tale o come digerire gli alimenti. La stessa cosa avviene con le persone che sono intorno. Tutti e ognuno abbiamo un modo differente di vedere la vita. Occorre accettare gli altri con amore, ovvero accettare le loro particolarità.