
Claustrofobia
06 04 2022
Sempre questa misteriosa claustrofobia.
Qualcosa è stato rinchiuso in me per errore,
nella mia pelle di uomo.
Romain Gary
Deriva dalla parola latina "claustro" che significa "serratura".
Paura irrazionale di dover stare o essere catturati in una situazione o in un luogo chiuso (ascensore, aereo, grotta e tunnel) e dove si percepisce di non aver alcun controllo su ciò che accade o potrebbe accadere.
Può essersi innescata al momento della nascita, quando il feto è rimasto incastrato nel canale di parto o se il travaglio è stato particolarmente lungo e sofferto, con la madre senza più forze per spingere. La madre in quel momento può aver patito una particolare paura che è stata recepita dal bimbo. Questo fenomeno porta all'Attivazione programmante (il subconscio viene programmato a temere situazioni del genere).
Quando la persona, ormai adulta si trova per la seconda volta in una condizione di chiusura e di paura, può rivivere le stesse sensazioni e avviare l'Attivazione scatenante (il subconscio avvia l'allarme e le azioni adeguate ad evitare che la persona si metta in pericolo).

- Foglietto embrionale: Ectoderma. Fase attiva;
- Senso biologico: allarme per una condizione pericolosa (o vissuta in modo tale) che si sta nuovamente verificando;
- Attivazione: Paura frontale molto violenta; Paura della morte e/o del soffocamento.