
Anafilassi
Tratto da Wikipedia.L'anafilassi è definita come «una grave reazione allergica a rapida comparsa e che può causare la morte». Nelle forme più gravi si parla di «shock anafilattico». È causata da una particolare forma di ipersensibilità, comunemente detta "allergia", verso una sostanza antigenica (detta allergene). Le cause più comuni comprendono punture di insetti, alimenti e farmaci. In genere si presenta con una serie di manifestazioni cliniche tra cui prurito, angioedema (gonfiore) della faccia e della gola, rapido calo della pressione arteriosa.
L'anafilassi si presenta tipicamente con molti sintomi diversi che emergono in pochi minuti o nelle ore successive al contatto, con un esordio medio da 5 a 30 minuti se l'esposizione è per via endovenosa e 2 ore per i prodotti alimentari. Le aree più comunemente colpite sono: pelle, vie respiratorie, apparato gastrointestinale, cuore e vasi, sistema nervoso centrale. Possono essere coinvolti anche più apparati contemporaneamente.
Tra i segni e i sintomi tipici si annoverano: orticaria generalizzata, prurito, rossore o gonfiore delle labbra. Il gonfiore della lingua o della gola si verifica in un massimo di circa 20% dei casi. Altre possibili manifestazioni sono la rinorrea e il gonfiore della congiuntiva. Se l'edema coinvolge le alte o basse vie respiratorie, la pelle può anche assumere colore bluastro (cianosi) a causa della mancanza di ossigeno (ipossiemia).
Nell'anafilassi possono presentarsi alcuni segni e sintomi respiratori, tra cui la mancanza di fiato, attacchi d'asma, la presenza all'auscultazione di sibili o stridore. I sibili sono di solito dovuti a spasmi della muscolatura bronchiale mentre lo stridore è legato a ostruzione delle vie aeree superiori dovuto a un importante stato infiammatorio o, nei casi più gravi, ad angioedema.
Nei pazienti colpiti può verificarsi uno spasmo coronarico con conseguenti possibili infarto del miocardio, aritmie o arresto cardiaco.
Le manifestazioni gastrointestinali possono includere crampi addominali, diarrea e vomito. Sono inoltre possibili confusione, perdita di controllo della vescica o dolore pelvico simile a crampi. La dilatazione dei vasi sanguigni del cervello può provocare mal di testa. Alcuni soggetti colpiti da anafilassi hanno inoltre descritto una sensazione di ansia variabile fino al senso di "morte imminente" probabilmente dovuti alle difficoltà respiratorie.
• Secondo le 5 Leggi Biologiche
È estremamente importante tenere a mete due cose principali:- il grado d'urgenza dei sintomi
- la suddivisione e l'analisi dei sintomi, uno ad uno
Nel primo punto è fondamentale capire che se la persona non respira bene, se ha gravi problemi di vagotonia con ipotensione e bradicardia marcata, la valutazione dei conflitti e del percepito soggettivo devono essere messi da parte e recarsi al primo Pronto Soccorso per fare qualcosa che metta in salvo la persona.
Le crisi anafilattiche possono essere mortali!
Solo in seguito, a persona in condizioni adeguate e di salvaguardia della vita, si può procedere all'analisi della situazione accaduta e impostare un trattamento sensato per evitare recidive.
L'anafilassi in se è la rappresentazione della fase di riparazione di un conflitto che, in base alle aree coinvolte, ha valore differente.- Se la crisi anafilattica coinvolge la mucosa laringea con gonfiore mucoso, spasmo laringeo e asma laringeo grave, la persona è in fase di riparazione di un conflitto di spavento (rimanere senza parole, non poter gridare dal terrore). La crisi epilettoide crea laringospasmo e grave difficoltà respiratoria, innescando quindi un ulteriore shock biologico e la sospensione della fase risolutiva, con dilungamento della crisi epilettoide ed un quadro molto grave di dispnea.
- Se l'anafilassi si caratterizza per un forte broncospasmo, siamo di fronte ad una crisi epilettoide molto intensa di un conflitto di minaccia territoriale (qualcosa o qualcuno minaccia di entrare). L'espirazione si allunga e la persona ha una dispnea grave. Se si associa anche il laringospasmo, la crisi respiratoria è molto grave.
- Se la crisi anafilattica comporta arrossamento cutaneo, grave orticaria e gonfiore epidermico, con assenza o svenimento, si tratta della crisi epilettoide di un conflitto di separazione (in questo caso rifiutare il contatto epidermico con qualcosa o qualcuno).
- Se la crisi anafilattica coinvolge l'intestino con dolori, crampi, vomito, diarrea e coliche addominali, si tratta della crisi epilettoide di conflitti del boccone, in cui un alimento richiama condizioni scioccanti vissute nel passato e mai risolte.
- La forte ipotensione con marcatissima bradicardia può indicare la grave crisi epilettoide che coinvolge l'area perinsulare destra, coinvolta in conflitto di perdita di territorio.