Attivazioni Biologiche

Cancro delle ghiandole salivari

1. Ho questa diagnosi: cosa dice la Medicina?

Tratto da: The Merck Manual of Diagnosis & Therapy, 19th Edition (2011)
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi

La maggior parte dei tumori delle ghiandole salivari sono benigni e colpiscono la parotide. una massa asintomatica della ghiandola salivare è di solito il segno più comune e viene sottoposta ad agoaspirato per la diagnosi istologica. L'aiuto di esami per immagini come la TC e la RMN può essere utile. Per i tumori maligni il trattamento consiste nella asportazione chirurgica e nella radioterapia. I risultati a lungo termine sono in relazione al grado di malignità del tumore.
Circa l'85% dei tumori salivari capita nella ghiandola parotide, seguita dalle ghiandole sottomandibolari e in circa l'1% dei casi è a carico delle ghiandole sublinguali. Dal 75 all'80% sono genigni, a lenta crescita, mobili, indolori, solitamente solitari al di sotto di cute o mucose normali.


Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
424 pagine B/N, 1450 termini circa e centinaia di immagini.

Per saperne di più →
Acquista →


Tumori benigni: Il più comune è l'adenoma pleomorfico (tumore misto).
Tumori maligni delle ghiandole salivari: I tumori maligni sono meno frequenti e sono caratterizzati da crescita rapida o da una rapida insorgenza. Sono fissi, nodulari e possono essere solidali coi tessuti circostanti. Dolore e coinvolgimento nervoso sono comuni. Il carcinoma mucoepidermoide è il tipo istologico più comune.
Il carcinoma adenoideo cistico è il tipo più comune delle ghiandole minori.
Il carcinoma delle cellule acinose, è un tumore della parotide molto comune.
Il carcinoma derivante dal tumore misto genigno è un adenocarcinoma.

Sintomi e segnali

La maggior parte dei tumori salivari benigni o maligni i presentano come una massa indolore. Tuttavia i tumori maligni possono invadere i nervi, causando dolore localizzato, parestesia o perdita delle funzioni motorie.

Diagnosi

Stadiazione

Si impiega il metodo di stadiazione TNM.

2. Cosa dicono le 5 Leggi Biologiche?

Ricorda: le 5 Leggi Biologiche NON sono una terapia! (vedi)

Anzitutto, conosci le 5 Leggi Biologiche?

  1. No, non le conosco.
    In questo caso ti invito a leggere ACCURATAMENTE questa pagina prima di continuare a leggere.
  2. Si, le conosco.

Al riguardo delle ghiandole salivari, occorre anzitutto distinguere la parte ghiandolare da quella rappresentata dai dotti di escrezione. Il tessuto ghiandolare è di derivazione endodermica, mentre i dotti escretori sono rivestiti internamente di epitelio pavimentoso ectodermico.
Il conflitto biologico che avvia il programma SBS della parte ghiandolare è quello di non poter insalivare il boccone per poterlo inghiottire (parotide destra) o sputare (parotide sinistra). La persona vive il sentito di non poter insalivare adeguatamente il boccone, che non riesce a scivolare bene in entrata o in uscita. Può essere rappresentato da un gruzzolo di denaro, qualcosa che si vuole inghiottire presto, farselo proprio, oppure qualcosa che si vuole rigettare (qualcosa di disgustoso nel vero senso della parola).
Nella fase attiva del conflitto, alcune aree della ghiandola parotidea ricevono delle modificazioni cellulari per poter procedere, nel più breve tempo possibile, a produrre più saliva per favorire l'espulsione o l'introiezione del boccone. È un processo silente.
A conflitto risolto si può avere una caseificazione batterica del tessuto supplementare e diverso, oppure un incistamento da parte di tessuto connettivo e fibroso. Nella fase A della PCL si ha forte gonfiore ed eventualmente dolore. Nella fase B si ha riduzione del gonfiore e la presenza di alitosi.

Il conflitto che coinvolge i dotti escretori parotidei è molto simile a quello della ghiandola, ovvero il non poter insalivare e inghiottire il boccone. La persona sente di non averne il diritto o la possibilità. Il programma SBS vuole determinare un maggior afflusso di saliva, indipendentemente dalla produzione ghiandolare.
Nella fase di conflitto attivo si ha una allargamento ulceroso dei dotti, allargamento che favorisce l'afflusso di più saliva. Trattandosi di epitelio che ha una sensibilità tipica della cavità arcaica oro-faringo-anale, l'ulcerazione è sintomatica, con dolore in sede retromandibolare.
A conflitto risolto e durate la fase A della PCL si ha molto gonfiore ghiandolare e locale, in quanto le ulcere vengono riparate e il deflusso salivare viene ad essere molto ridotto se non proprio interrotto, arrivando quindi alla stasi salivare in sede ghiandolare. In questa fase c'è febbre anche elevata (orecchioni).
Nella fase B della PCL il gonfiore si riduce man mano e la febbre scende, fino alla riparazione completa.

Legenda delle sigle: CA = Conflitto Attivo; PCL = PostConflittoLisi; CE = Crisi Epilettoide; SB = Senso Biologico;

Come sei giunto/a alla diagnosi?

Avevo uno o più di questi sintomi:

3. Come mi possono curare?

× Attenzione! Lasciarsi curare da altri significa consegnare la propria salute in mano altrui.
Forse dovresti considerare il fatto che nessuno può conoscerti meglio di te stesso/a.

Solitamente si applica la classica triade terapeutica: Asportazione chirurgica, talvolta associata a radioterapia e chemioterapia. Quest'ultima si avvale dei seguenti farmaci:

4. Come mi posso curare?

× Ottimo! Leggendo questa sezione hai l'occasione per divenire responsabile della tua salute.
Una buona occasione di consapevolezza ed evoluzione!
  1. Non lasciarti prendere dal panico e dagli attacchi di panico
    Entrare nel panico farà sì che il subconscio prenda le redini avviando programmi biologici di cui non sei cosciente. Occorre evitare il panico, può quindi essere utile il Rescue Remedy di Bach. Il panico della morte può avviare il programma a carico del polmone e indurre recidive.
    Estinguere la rabbia, sostituendola con l'Amore.
    Se ami te stesso/a, anzitutto non avrai alcun conflitto con te stesso/a, ne' di svalutazione, ne di colpevolezza. Se ami il prossimo, non ci saranno conflitti con gli altri.
  2. Sopportare la vagotonia
    L'uomo è un animale diurno, è indotto a cacciare, raccogliere i frutti, agire di giorno e riposare di notte. È durante la notte che tutto è automatizzato in modo che l'organismo concentri il suo lavoro nel tubo digerente. Hai meno attività cerebrali, cardiaca e respiratoria.
    È normalmente nella notte che tutte le malattie si fanno più insopportabili, in quanto è in questa vagotonia che il cervello ripara meglio e può avere più edemi. Si può fare qualcosa per ridurre questi edemi, in modo che siano più sopportabili, ma solo ridurli. Se tenti di impedirli, non avverrà la riparazione. È importante evitare un uso eccessivo di farmaci e cortisone.
  3. Tutte le sere fai il bilancio della giornata
    Se hai lavorato troppo, se ti sei arrabbiato/a eccessivamente, occorre riposare obbligatoriamente. Occorre prendersi cura di se' stessi. Nessuno può farlo al posto tuo. Occupati di te stesso/a, fai un ripasso della giornata, interessati alla vita, prendine nota, fai questo bilancio.
    Non riposare a sufficienza mette il cervello e l'organismo in simpaticotonia, impedendo la vagotonia riparatrice. In questo modo si impedisce la guarigione.
  4. Pianifica la tua giornata
    Devi prevedere almeno 6 ore di riposo oltre a quello notturno. OCCORRE CONCENTRARSI SULLA TUA GUARIGIONE perché questa è possibile. Occorre evitare di entrare nello stress dell'agire.
    Con 6 ore di riposo, oltre a quelle della notte, si ha una sufficiente vagotonia.
    Il cervello ha una forza straordinaria per curarti a dispetto di tutto quello che fai contro di lui (tra paure, liti, messaggi deprimenti o terribili che ricevi durante il giorno e a causa delle azioni).
  5. Fai sempre prima il necessario
    Occorre scartare il superfluo e riposare, a cuor leggero, in quanto stai facendo ciò che corrisponde alla tua cura e non il contrario. Riposare non è perdere tempo, ma prendere tempo. Fai ciò che è assolutamente necessario, ti permette di dimostrare che esisti. Nonostante questa diagnosi, desideri dimostrare che puoi fare, ma se passi le 3 ore di impegno fisico o psicologico, devi riposarti.
    La cosa migliore è leggere qualcosa di leggero, divertente, guardare film divertenti, potendoli vedere nelle quantità che più ti soddisfano. È la terapia della risata, evitando i notiziari che riportano guerre, incidenti, attentati o filmati di morte e violenza.
  6. Rifiuta la collera e la rabbia IMPORTANTISSIMO!!!
    Non consentire agli altri di opporsi alle tue decisioni. Recriminare, arrabbiarsi, discutere con gli altri è uno dei drammi maggiori che garantiscono la ricaduta o l'impossibilità di curarsi.
    "Necessito di loro, del loro aiuto e non della loro opposizione permanente". Questo sottrae calorie e forze necessarie al cervello per riparare e monopolizzare le energie per combattere, può esporti al giudizio di chi ti attornia e queste persone non sanno nulla, parlano tanto per parlare, mentre tu non ti liberi dallo stress.
  7. Privilegia il riposo notturno
    Devi privilegiare il riposo notturno nella misura del possibile, se questo non è semplice, non c'è da preoccuparsi a star svegli fino alle 2 o alle 3 di notte, guardando dei film o leggendo, assumendo uno o più caffè (che riduce anche l'edema cerebrale).
    Successivamente, man mano che migliori, potrai tornare al tuo orario normale.
  8. Mangia in modo salubre e leggero
    Trattandosi di organo endodermico, è necessaria una buona quota proteica, più che zuccherina. La dieta Budwig può esserti molto utile. Assumi uova, formaggi freschi come ricotta, caprino. Mangia carne di pollo biologico (vero). Non assumere troppa acqua, specie se hai ascite. Bevi latte di capra se vuoi. Suddividi i pasti in diverse porzioni e ringrazia con una preghiera quello che mangi. Mangia lentamente, senza TV e senza telefono, mentre conversi piacevolmente con una persona che ti supporta. Se mangi molto, la digestione consumerà molte calorie che è meglio siano dirette alla guarigione. EVITA ASSOLUTAMENTE L'ALCOOL. Se hai ascite puoi usare tisane drenanti, il tè verde, la bollitura di carote e sedano.
  9. Curati normalmente se compare il dolore
    Si possono prendere rimedi allopatici e omeopatici come d'abitudine, ciò non metterà la guarigione in pericolo.
    Leggi questa pagina.
  10. Attendi con pazienza il vero miglioramento
    Se non ti spaventi per i piccoli o grandi inconvenienti della riparazione e attendi riposando nel miglior modo possibile, il miglioramento arriverà.
    Se passi dalla fase culminante della fase di riparazione, manifesterai molti edemi che possono avere manifestazioni moleste, come dolori, vertigini, febbre se gli edemi si trovano nel tronco cerebrale, malessere.
    Ciò NON DEVE SPAVENTARTI: non si tratta di cose gravi, ma dello sforzo della riparazione. Devi aspettare pazientemente senza avere la convinzione di "essere segnato", altrimenti non c'è cura.
  11. Considera le tue ATTUALI condizioni
    Come ti senti? Non guardare il futuro, tanto meno il passato che ti crea la collera. Radicati nel presente, ad esempio con la meditazione e la respirazione diaframmatica.
  12. Considera le seguenti possibilità, specialmente se hai una vita "tossica" e iponutrita.
  13. Abbandona la paura
    Se la tua emozione dominante è la paura nascosta o manifesta, considera la Floriterapia di Bach per cercare di giungere alla sua origine e vederla con occhi diversi. Puoi effettuare del lavoro su di te considerando i lasciti transgenerazionali, facendoti aiutare da un operatore che tratta questi argomenti. La paura si può ereditare.

Giorgio Beltrammi
Cancro, un evento incompreso
364 pagine B/N
Acquista →



Evitare le recidive

Come per tutti i tumori, è importante evitare le recidive. Per fare questo occorre andare alle cause bio-emotive di questa forma di tumore: paura di non riuscire a mangiare abbastanza, non poter appropriarsi del boccone, credere di non poter immagazzinare il boccone, voler accumulare per paura della miseria, temere di non poter gustare, mangiare, bere.
Occorre considerare la propria avidità, la propria smania dell'accumulo, del mettere da parte. Considerare il proprio timore della fame o che qualcuno porti via ciò che vogliamo mettere da parte. Occorre riflettere sulla propria paura della mancanza. Sindrome del Criceto.
È importante rispettare la parte animale, la corporeità e nel momento in cui essa si manifesta.
Prima i bisogni del corpo e poi quelli della mente.
Impara a cedere qualcosa di tuo, a mollare ciò che non può essere accumulato, a vedere la tua vera ricchezza. Consuma quello che hai, goditelo, senza timore di perderlo. Considera l'esercitare atti psico-magici per liberarti della paura di non avere abbastanza. Liberati di ciò che sta marcendo nella tua dispensa.

Scarica la versione PDF
Iscriviti al Bollettino Novità - Invia il tuo indirizzo E-mail a giorgiobeltrammi@gmail.com

Se ritieni che il mio lavoro abbia un valore, puoi contribuire con una piccola donazione
Paypal