Attivazioni Biologiche

Ematemesi

Secondo Religione medica

Ematemesi significa "vomitare sangue" ed è un evento clinicamente importante e soggettivamente molto impressionante. Il sangue proveniente dallo stomaco o dalla ultima parte dell'esofago è generalmente scuro e se ha subito dei processi digestivi, può assomigliare molto ai fondi di caffè.
Vomitare sangue è uno dei principali sintomi dell'ulcera peptica dello stomaco, ma può verificarsi anche nelle gastriti, nelle varicosità esofagee o raramente nel cancro dello stomaco. La gastrite sostenuta dall'abuso di alcool e farmaci antiinfiammatori FANS può essere causa di ematemesi.
Ematemesi persistenti e abbondanti rappresentano una emergenza medica che necessita di ricovero ospedaliero.


Giorgio Beltrammi
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1. Arteria succlavia destra; 2. Nervo laringeo ricorrente destro; 3. Tronco venoso brachiocefalico destro; 4. Ramo cardiaco cervicale superiore; 5. Rami cardiaci cervicali inferiori e rami polmonari; 6. Biforcazione tracheale; 7. Esofago; 8. Bronchi segmentari laterale y mediale del lobo medio; 9. Plesso esofageo; 10. Vena cava inferiore e nervo frenico destro; 11. Porzione sternale del diaframma; 12. Porzione costale del diaframma; 13. Legamento falciforme; 14. Fegato (lobo quadrato); 15. Arteria carotide comune sinistra; 16. Nervo laringeo ricorrente sinistro; 17. Rami esofagei del nervo vago ed esofago; 18. Trachea; 19. Arco aortico; 20. Nervo vago sinistro; 21. Nervo laringeo ricorrente sinistro con il ramo cardiaco inferiore; 22. Bronco principale sinistro; 23. Bronchi lingulari superiore e inferiore; 24. Plesso esofageo (rami vagali); 25. Aorta toracica; 26. Porzione diaframmatica del pericardio; 27. Nervo frenico sinistro; 28. Bordo costale; 29. Lobo epatico sinistro; 30. Faringe 31. Bronchi lobari (secondari); 32. Esofago addominale; 33. Diaframma; 34. Aorta addominale

Secondo le 5 Leggi Biologiche

Come descritto sopra l'ematemesi può derivare da sanguinamenti gastrici da ulcera peptica o da sanguinamenti esofagei da rottura di varici esofagee. Queste due cause riconoscono ragioni di attivazione differente e interessano strutture di diversa derivazione embriologica.

Ematemesi da varici esofagee

Secondo gli scritti del Dr. Hamer le varici esofagee sono il risultato di numerosi conflitti del boccone che colpiscono il terzo distale dell'esofago e la parte precardiale, rivestiti internamente di sottomucosa di derivazione endodermica. L'attivazione ripetuta della mucosa di queste aree risponde al conflitto del boccone che non si è riusciti ad inghiottire del tutto. Il percepito di non aver potuto inglobare un qualcosa che si percepiva già di propria spettanza, qualcosa a cui si è dovuto rinunciare.
La multipla attivazione indebolirebbe le vene esofagee sottostanti che, nella ennesima fase di riparazione si romperebbero per determinare il sanguinamento. Questo infatti avviene nella crisi epilettoide del Programma SBS.
Altri autori sostengono il coinvolgimento delle vene vere e proprie, che risponderebbero al conflitto di inadeguatezza, con il sentito di non riuscire a liberarsi di qualcosa che si è dovuto ingoiare. Si tratta di strutture di derivazione mesodermica i cui relè di attivazione si trovano nel midollo cerebrale. Il sanguinamento, avviene anche qui nella fase di riparazione, quando la parete vascolare è più fragile ed edematosa.
Si tratta di un sanguinamento molto grave, talora fatale, che richiede un trattamento di emergenza e SI DEVE ANDARE IN OSPEDALE.

Ematemesi da ulcera gastrica sanguinante

Il sanguinamento gastrico è determinato dalla rottura di uno o più vasi sottomucosi dello stomaco. Questa rottura può avvenire per due ragioni principali:

Nel primo caso si tratta della mucosa ectodermica che riveste la piccola curva gastrica, l'antro, il piloro e la prima parte del duodeno. Si ulcera in fase attiva di conflitto di rancore territoriale, quando la persona ha il percepito di qualcosa che è ingombrante e indigesto nel proprio territorio. La mucosa di queste zone ha una sensibilità che segue lo schema dell'antica cavità oro-faringo-anale e quindi è nella fase attiva che si ha dolore, ma non sanguinamento.
Il sanguinamento, anche molto grave, avviene nella fase di riparazione e particolarmente nella cosiddetta Crisi Epilettoide, quando la simpaticotonia di quei momenti causa un peggioramento repentino della ulcerazione e coinvolgimento dei vasi sotto-mucosi. La perdita ematica avviene solitamente di notte, quando la persona riposa è può essere un sanguinamento molto grave, talora fatale, che richiede un trattamento di emergenza e SI DEVE ANDARE IN OSPEDALE.

Nel secondo caso, pur molto raro, il sanguinamento non è pressoché mai consistente. Si verifica nella fase di riparazione dei tumori gastrici endodermici (fondo gastrico, grande curvatura e corpo gastrico), quando i batteri erodono la massa tumorale e coinvolgono, nella loro azione demolitrice, i neovasi che si erano costituiti per nutrire l'intera massa. Purtroppo il sanguinamento preoccupa la persona che, una volta in ospedale, viene sottoposta ad indagine endoscopica e si scopre la massa. Questo solitamente impone la procedura consistente nella diagnosi (spessissimo causa di un conflitto di panico della morte), stadiazione e terapia, per lo più chirurgica (vedi questa pagina). In realtà la persona era in fase di riparazione.

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