Attivazioni Biologiche

I Disturbi del Sonno

Perla saggia:
Non capisco perché l’insonnia venga di notte.
A me farebbe comodo di giorno.

Anonimo

Secondo Religione medica

Al riguardo del fenomeno "sonno" la scienza è ancora nel campo delle teorie. Funzioni e finalità del sonno sono ancora in parte sconosciute. Anche il coinvolgimento delle strutture cerebrali e le loro interazioni sono di fatto non del tutto conosciute.
Rimane il fatto che il sonno è fondamentale per la sopravvivenza e la mancanza di esso causa sonnolenza, scadimento della qualità della vita, scarsa attenzione, concentrazione e memoria, oltre che effetti metabolici, ormonali ed immunologici.
Le teorie formulate fino ad ora non sono totalmente esaustive per comprendere cosa avvenga nel sonno e a cosa serva il sonno stesso.


Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
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Le teorie proposte sono le seguenti:

Sistemi che controllano veglia e sonno

Controllo del sonno

L'Insonnia

Disturbo del sonno in cui c'è incapacità di dormire nonostante i segnali organici indichino la necessità di esso. Ciò si ripercuote sulle attività diurne con stanchezza, irritabilità, difficoltà di apprendimento, disturbi della memoria e marcato disinteresse per le delle attività quotidiane. L'impatto psichico è molto rilevante.

Classicamente si distinguono: Sotto il profilo diagnostico, l'insonnia può essere classificata come transiente, acuta o cronica.

L'Ipersonnia

L'ipersonnia è un'eccessiva sonnolenza diurna (ESD). Si distinguono quadri come:

Secondo 5LB e NMG®

Secondo le 5LB l'insonnia e l'ipersonnia sono manifestazioni sensate di programmi SBS di vario genere e causa.

L'insonnia come evento normale e sensato per condizioni speciali

L'insonnia fa parte della fase di conflitto attivo di programmi SBS a carico di qualsiasi tessuto. L'insonnia è sensata in quanto la persona è orientata alla soluzione del proprio conflitto biologico. L'iperattività del sistema simpatico mantiene attivi i meccanismi di veglia, rallentando o abbreviando i meccanismi di induzione e mantenimento del sonno. Il mantenimento di un elevato tasso di adrenalina e noradrenalina (gli ormoni dell'attacco/fuga), potenzia l'azione dei neuroni aminergici di cui sopra. Per il soggetto in conflitto attivo l'insonnia è funzionale alla soluzione del conflitto stesso. Solitamente la persona si addormenta con un pensiero e si sveglia con quello.
A livello di sentito animale, la veglia è adeguata al fine di poter scorgere meglio e prima la preda o il predatore.
Si tratta di un sonno leggero, breve, che inizia tardi e finisce verso le 3 del mattino, quando la persona si sveglia e poi fatica a riprendere sonno.

Dormire poco

Se il conflitto rimane in fase attiva o le condizioni di vita sono tali per cui si sposta l'intero sistema circadiano, la vagotonia che mantiene la rilassatezza e il sonno, cede il passo ad una simpaticotonia di adattamento, che inizia prima del normale e finisce oltre il normale orario. Questo determina un allungamento delle ore di veglia ed un risveglio precoce, sebbene il sonno possa essere ristoratore.
La persona tende ad andare a letto verso le 23.30-24.00 e si sveglia alle 5.00-5.30.

Incubi, Pavor e Crisi di panico

Gli incubi degli adulti ed il pavor notturno dei bambini, sono la rappresentazione della crisi epilettoide di conflitti a varia tonalità. Di solito la persona rivive simbolicamente il tema del suo conflitto e nel momento di rilassamento dato dal sonno, avviene la crisi simpaticotonica che riporta la persona al tema del suo conflitto. Questi incubi possono essere reiterati anche nella stessa nottata.

Le Crisi di panico sono sovrapponibili agli incubi, ma l'intensità è maggiore e possono determinare la cronicizzazione del disturbo o divenire motivo di ulteriore shock biologico, innescando un circolo vizioso importante e serio.

L'ipersonnia

Può rappresentare una forte fase vagotonica di un qualsiasi conflitto, per cui la persona tende a dormire con molta facilità.
Rappresenta la fase PCL B nella curva bifasica e i sintomi accessori sono molto scarsi. La persona dorme molto ed è serena, rilassata e quando è sveglia ha energia.
Altro caso che può determinare facilità al sonno è la fase attiva del conflitto mesodermico della corteccia surrenale, per cui la persona si sente spiazzata o messa fuori gioco. È molto stanca, dorme di frequente, ma non è un riposo ristoratore e soprattutto la persona è agitata o nervosa. Il senso è di salvare la persona che si è caricata di troppi impegni e sta perdendo la bussola. La Natura la ferma, abbassando il cortisolo e costringendola al riposo.

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