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Profugo, sindrome del

Il conflitto del profugo, che coinvolge strutture derivanti dall'Endoderma, è un conflitto esistenziale ed è uno dei più gravi. La persona vive questo tipo di conflitto, trattiene i liquidi per sopravvivere. In questa sindrome si rivede l'atteggiamento del pesce che si trova nella secca e per sopravvivere trattiene acqua in attesa che torni la marea. Figurativamente parlando la persona non si sente a casa, si sente un pesce fuor d'acqua, crede di avere perso tutto, non ha più punti di riferimento...si sente nel deserto.
Si può constatare la sindrome in oggetto durante i lunghi viaggi, quando le persone si sentono fuori del loro ambiente e non possono andare da nessuna parte. Anche alcune donne gravide mostrano la sindrome con gonfiori sparsi, il che vuol significare che la donna vive la gravidanza come un peso, una limitazione. Alcuni obesi, per esempio, non sono obesi perché mangiano molto più cibo di altre persone, ma sono persone profughe, e in questi casi il motivo del profugo può essere il corpo stesso, sono quelle persone che non si sentono a loro agio nel proprio corpo.
L'effetto principale della sindrome del profugo è il trattenimento dei liquidi e dell'urea, il che porta a gonfiori, specialmente dei piedi e delle gambe, edemi sparsi ed altri effetti che, se associati ad altri SBS possono rendere più severa la sintomatologia generale. Talora la sindrome del profugo può essere mortale se interviene in corso di altri SBS del Tronco cerebrale in soluzione, per cui gli edemi localizzati proprio nel tronco, possono provocare una forte compressione e determinare la morte della persona.


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Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
424 pagine B/N, 1450 termini circa e centinaia di immagini.

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