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Aborto spontaneo

L'aborto spontaneo è la morte non indotta dell'embrione o del feto prima dello scadere della 20^ settimana di gravidanza. L'aborto trattenuto è la perdita di sangue dalla vagina in corso di gravidanza, il che indica la probabilità di aborto spontaneo. La diagnosi avviene attraverso la valutazione clinica e l'ecografia. Il trattamento consiste nel mantenere in stretta osservazione le perdite sanguigne e se l'aborto non può essere evitato, il raschiamento uterino.
Secondo le → 5LB le ragioni dell'aborto possono essere diverse a seconda del periodo.
L'aborto spontaneo nel primo trimestre è relativa al non poter completare la gravidanza per cause esterne che impediscono la difesa e il nutrimento del nascituro. Condizioni economiche precarie, inaffidabilità o fuga del maschio, non condivisione della gravidanza da parte del partner che non desidera figli, mancanza del nido affidabile e sicuro. Si tratta di percezioni basali, molto intime e al di fuori della coscienza o della sfera psicologica.
L'aborto spontaneo nel secondo o terzo trimestre riguarda conflitti vissuti dal nascituro, in cui si avviano programmi SBS che possono determinarne la morte o la nascita molto prematura.


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Giorgio Beltrammi
Bio-Pedia Humana
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